Nel nome di Mauro Zaffiri.
Stamane, la onlus 'L'Aquila per la vita' ha sottoscritto un protocollo d'intesa con l'Azienda sanitaria locale per l'attivazione del progetto di 'Pronto soccorso psicologico per pazienti oncologici'. Si tratta di una iniziativa che consentirà di promuovere la formazione psicologica del personale medico e infermieristico afferente alle strutture ospedaliere e territoriali relativamente alla comunicazione con i pazienti nelle varie fasi della malattia per poi inserire lo psicologo nelle strutture ospedaliere e territoriali afferenti alla Asl nonché tenerlo a disposizione per interventi relativi e coordinati con l'attività esterna.
Alla sottoscrizione del protocollo hanno presenziato il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi, il presidente della onlus Giorgio Paravano, il direttore generale della Asl 1 Rinaldo Tordera, il professor Edoardo Alesse, direttore del dipartimento di Scienze cliniche applicate e biotecnologie dell'Università degli studi dell'Aquila, oltre ai coordinatori del progetto, il prof. Franco Marinangeli, direttore del reparto di anestesia e rianimazione dell'ospedale San Salvatore e il dott. Paolo Aloisi, già direttore dell'Unità complessa di Neurofisiopatologia.
Nella sala Rivera di Palazzo Fibbioni erano presenti anche Antonella Rossini, la moglie del compianto Zaffiri, e la figlia Giulia: è proprio alla memoria dell'ex presidente dell'Aquila rugby, infatti, tra i soci fondatori di 'L'Aquila per la vita' che sono intitolate le borse di studio da 22mila euro che finanzieranno il lavoro dei due psicologi messi a disposizione della Asl dalla onlus e che verranno selezionati tramite bando pubblico che sarà pubblicato sul sito dell'Univaq. "E' un progetto a cui Mauro teneva tantissimo - ha sottolineato Paravano - e gli avevamo promesso che l'avremmo presentato nella casa comunale. Siamo molto commossi, per questo: Zaffiri non faceva mai mancare la sua voce alle nostre riunioni, e così il suo contributo, magari in controtendenza ma sempre costruttivo. Inoltre, ci ha sempre supportato dal punto di vista logistico: dopo il sisma, casa sua e di Antonella è diventata sede e magazzino della nostra associazione. Dobbiamo moltissimo alla famiglia Zaffiri - ha aggiunto il presidente di 'L'Aquila per la vita' - e Mauro rimarrà scolpito nella storia della onlus, così come in quella della città".
Commosso fino alle lacrime il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi, amico fraterno di Zaffiri. "La mia amicizia con la onlus nasce da lontano, essendo sensibilizzato al tema per esperienze personali e avendo potuto apprezzare 'sul campo' l'importanza delle attività che, in questi anni, ha portato avanti. E' fondamentale il sostegno psicologico dei pazienti oncologici, farli sentire a casa, accuditi e coccolati e non soltanto pazienti. D'altra parte, è la finalità stessa di 'L'Aquila per la vita' far sentire i malati meno soli, avendo intorno gli affetti dei cari e dei volontari che, spesso, finiscono per diventare una seconda famiglia per chi incrocia la 'bestia' sulla sua strada. E Mauro era come l'associazione: portava conforto, ti sosteneva; è il segno che lascia alla città, una città che non dimentica chi, come Zaffiri, tanto le ha dato".
In concreto, l'offerta di percorsi per l'assistenza psicologica al malato oncologico si concretizzerà attraverso un primo colloquio di consulenza e screening, colloqui di valutazione e approfondimento, l'inserimento dei pazienti in attività di supporto, il raccordo e l'eventuale invio a servizi o professionisti del territorio, l'integrazione con le attività offerte dalle associazioni di volontariato. Saranno valutate insieme al paziente, attraverso specifici test, la presenza di reazioni di tipo ansioso o depressivo, come di risposto post tramautiche da stress, conseguenti alla diagnosi oncologica o allo sviluppo di recidive piuttosto che di reazioni psicopatologiche alle terapie mediche o alla chemioterapia; nei casi in cui emergano le condizioni per un intervento psicologico, sarà proposto al paziente un percorso di psicoterapia breve focalizzata sulla crisi. Al termine del trattamento sarà valutata l'efficacia dell'intervento, la risposta del paziente e il superamento della fase di crisi.
L'accesso al supporto psicologico dovrà essere possibile per tutti i malati oncologici, indipendentemente dal reparto di ricovero ordinario o giornaliero.
L'università farà da trait d'union tra la Asl e la onlus: "La grande forza di 'L'Aquila per la vita' - ha inteso sottolineare Edoardo Alesse - è di aver saputo mettere intorno al tavolo l'azienda sanitaria locale, il terzo settore, la politica e l'università, in una commistione d'interessi e competenze a esclusivo beneficio della comunità. Professionalmente, mi occupo di oncologia e, dunque, conosco la gravità delle patologie e l'importanza che può assumere un sostegno psicologico per i pazienti e le famiglie. Inoltre, dirigo un dipartimento che eroga lauree in psicologia e il progetto offre una opportunità importante per i giovani che scelgono una professione meravigliosa ma difficile".
"Con questa iniziativa - ha aggiunto Paolo Aloisi, tra i coordinatori del progetto - la onlus supplirà ad una carenza oggettiva: sono evidenti le difficoltà che affronta quotidianamente l'azienda sanitaria per la cronica mancanza di personale ed è chiaro, dunque, che il progetto, oltre a rispondere ad una esigenza diffusa, consentirà di garantire un servizio fondamentale". Franco Marinangeli ha ribadito che "la carenza esiste" e soprattutto "per gli aspetti psicologici connessi alle patologie oncologiche: i pazienti hanno problematiche innumerevoli dentro i percorsi assistenziali, finanche di natura burocratica, non in reparto, dove sono attenzionati, ma fuori; quando escono dall'ospedale, i pazienti - spesso - sono soli, e così le famiglie che vedono la vita quotidiana stravolta".
Per questo, i psicologi selezionati seguiranno i pazienti e le famiglie passo dopo passo. "Sono sicuro che l'accordo sottoscritto sia uno dei primi volani di sviluppo economico della città", ha sottolineato Rinaldo Tordera. "Infatti, la sanità - oltre a guarire le persone - è uno straordinario fattore economico: se sapremo far lavorare insieme l'azienda con l'università, con la facoltà di medicina e le sue specializzazioni, potremo disegnare un futuro interessante per attrarre mobilitià attiva e, dunque, per il tessuto economico della provincia. Stiamo lavorando per fare buona sanità ed economia", ha aggiunto.
Il numero di nuove diagnosi di tumore solido maligno approssimativamente ammontano ad oltre 1500 prime visite l'anno presso le Unità operative che gestiscono i pazienti oncologici. L'intervento psicologico verrà pertanto destinato ad una coorte di pazienti che risponda a due criteri: il maggior rischio psicologico (persone giovani, persone con figli minori, persone con scarsa rete sociale, persone per le quali la malattia risulti effettivamente destabilizzante) e maggior possibilità di efficacia dell'assistenza. Non essendo disponibili dati epidemiologici, è possibile ipotizzare una popolazione potenziale di circa 1000 pazienti da inviare allo psicologo.