2 milioni e mezzo di euro a valere sui fondi Fas 2007/2013 destinati da Regione Abruzzo per realizzare 1000 km di sentieri di alta, media e bassa montagna nel Parco nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, oltre a vie ferrate assolutamente in linea, per concezione tecnica, con le esperienze dolomitiche. "Un investimento significativo, importante", ha rivendicato il vice presidente della Giunta regionale Giovanni Lolli; "in nessun'altra parte d'Italia è stato messo sul tavolo un intervento del genere, in un territorio circoscritto come un Parco almeno. Interventi finanziati, e che si stanno realizzando secondo procedure pubbliche: l'Ente Parco fatto da soggetto attuatore degli interventi in alta e media montagna, il comune di Castel del Monte - come capofila - delle opere a bassa quota".
L'intervento è in fase avanzata: "entro il 2018, saranno completati i sentieri" ha assicurato Lolli; a partire dalle 'ferrate': "il Gran Sasso è l'unica montagna alpinistica del centro Sud, avevamo ferrate di cui vergognarsi. Ora, ci siamo dotati di una infrastrutturazione di prim'ordine, realizzata - tra l'altro - con la collaborazione del Collegio Guide Alpine che hanno fornito un indispensabile supporto professionale". Il progetto andrà completato con risorse già stanziate per la messa in sicurezza degli apparati igienici dei rifugi Franchetti e Duca degli Abruzzi: "la mia idea è di reperire ulteriori risorse per i rifugi, o meglio per i casolari di bassa quota che già insistono sui sentieri e che possono essere restaurati così da consentire a giovani imprenditori di farne strutture ricettive".
L'obiettivo è dare vita al 'Cammino del Gran Sasso', ha chiarito Giovanni Lolli; "oramai, una quota sempre crescente di viaggiatori cerca prodotti diversi rispetto a quelli standardizzati e maturi; e l'alta montagna - in questo senso - offre una tipologia d'esperienza straordinaria". Non basta, ovviamente. "Adesso, è necessaria la cartellonistica e c'è il tema della messa a disposizione di strumenti tecnologici per l'utilizzo pieno dell'infrastruttura; stiamo ragionando con Cisco per poter coprire i sentieri con la rete cellulare. Inoltre, le ferrate e i sentieri andranno promossi: è previsto un investimento di 300mila euro per lanciare il prodotto 'Gran Sasso' sui mercati turistici e per realizzare una app".
Un investimento, quello sul Gran Sasso, che si 'sposa' con i 22 milioni di euro messi sul piatto per realizzare la pista ciclabile che collegherà l'Alta Valle dell'Aterno con la Subequana. "Stiamo infrastrutturando il territorio", ha ribadito Lolli.
Non mancano i problemi, certo; il primo è la sicurezza: "le slavine cadute nel passato inverno - una, ha raggiunto le strutture alla villetta - e l'incendio di Campo Imperatore ci ricordano l'estrema fragilità del territorio che, pure frequentato, deve essere trattato, appunto, per ciò che è". In questo senso, Lolli ha inteso sottolineare che andranno regolati gli accessi e l'utilizzo della montagna. Inoltre, a Prati di Tivo - inutilizzabile in caso d'innevamento importante - sono stati garantiti 1.5 milioni di euro per l'istallazione di 'Obelix', l'ultimo sistema immesso sul mercato per il distacco artificiale controllato delle masse nevose instabili. Lo stesso problema riguarda Campo Imperatore. Intanto, si sta pensando di 'coprire' un pezzo di strada per rendere accessibile in sicurezza la villetta e, nel frattempo, si sta ragionando di allargare la strada - "attualmente un poco ardimentosa", ha riconosciuto Lolli - che dal progetto di Case di Assergi giunge al parcheggio della villetta.
Tornando allo stato d'attuazione del progetto, tempo permettendo il sistema di ferrate verrà completato entro il luglio 2018, manca la ferrata del Centenario; per ciò che attiene alla sentieristica, sui Monti della Laga sono completati i 202 km previsti, sul Gran Sasso mancano invece 3 percorsi, tra gli altri la direttissima del Corno Grande. Ma lo stato d'attuazione è oltre 90%.
"I finanziamenti per la sentieristica e per il vie ferrate sono un provvedimento di cui possiamo andare fieri", ha aggiunto il consigliere Pierpaolo Pietrucci. "Crediamo che la fruizione delle bellezze della nostra montagna passi anche per una infrastrutturazione che sia sostenibile: quanto è stato fatto per i sentieri e per le vie ferrate ne è un esempio".
Pietrucci ha anche fornito una sintesi dei contenuti e degli obiettivi e lo stato di avanzamento dell’applicazione della legge Reasta, approvata nel dicembre scorso dal Consiglio regionale di cui è firmatario assieme al collega Luciano Monticelli: "Mi sono molto battuto per questo provvedimento. Rappresenta in pieno le mie convinzioni: non c’è bellezza e risorsa che si possa fruire a pieno se non c’è consapevolezza e rispetto. Con la conoscenza e la consapevolezza le risorse diventano patrimonio comune e diventando patrimonio comune possono essere messe a frutto nel migliore dei modi". Attraverso la legge Reasta, con l’aiuto e il supporto decisivo degli operatori della montagna (tra cui guide alpine, maestri di sci, Cai, guide speleo) verrà censito il patrimonio di sentieri, percorsi, vie ferrate e d'arrampicata, tratturi, itinerari free ride, piste ciclabili e di mountain bike e altri che consentono attività escursionistiche, alpinistiche, speleologiche e torrentistiche. "Censendolo, creando un vero e proprio archivio aperto, otteniamo il duplice scopo di metterlo a conoscenza di tutti, e quindi lo rendiamo fruibile nella sua interezza, e possiamo valorizzarlo meglio, individuando le parti che necessitano di manutenzione".
Allo stato attuale, ha aggiunto Pietrucci, "il regolamento è pronto, e deve essere approvato dal Consiglio regionale. A quel punto si faranno le convenzioni con i vari collegi: speleo, maestri di sci, Cai e guide alpine. Già nelle prossime settimane tuttavia partiranno i corsi di formazione e informazione, che sono un altro caposaldo della legge, che mira anche all’educazione consapevole delle nuove generazioni all’uso e all’importanza delle montagna. Prevediamo che entro il 2019 sarà pronto l’apparato della Reasta, con il portale informativo che prevederà la catalogazione e l’informazione sugli itinerari e sui percorsi. Ma già da ora so che gli operatori che fanno parte del comitato tecnico sono al lavoro sul monitoraggio".