Il Consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci è tornato ad affrontare la questione della sede unica regionale della città di Pescara, che secondo quanto sostenuto dalla maggioranza dovrebbe sorgere nella ex area di risulta del comune adriatico.
Pietrucci a due mesi esatti dalla presentazioni dell'interpellanza con la quale chiese chiarimenti riguardo le ragioni, le convenienze e le finalità di questa scelta e sull'insieme degli interventi relativi al patrimonio immobiliare della Regione Aruzzo, torna a chiedere risposte lamentando il fatto di non essere ascoltato.
"Non so se Marsilio abbia paura o imbarazzo nel rispondere. Spero di no, perché questo dimostrerebbe la debolezza di tale scelta" questo l'affondo del Consigliere, il quale ricorda che l'interpellanza da lui stesso presentata,come da regolamento, due mesi fa, è stata inserita all’ordine del giorno del primo Consiglio regionale utile. Ma da allora, per due volte di seguito, la discussione è stata rinviata.
"La prima volta, in un impulso di sincerità" racconta Pietrucci "si ammise che per rispondere all’interpellanza – vista l’articolazione, la complessità e la serietà dei temi sollevati – la Giunta e gli Uffici competenti avevano bisogno di più tempo per recuperare dati, cifre, numeri, informazioni e motivazioni sul provvedimento. La seconda volta, però, il rinvio della discussione è stato ingiustificato perché comunque era presente Liris, l’unico assessore competente a rispondere su delega di Marsilio. Credo che questo atteggiamento sia intollerabile."
Nel concludere il Consigliere Dem ha dichiarato:
"La rilevanza dell’argomento, le implicazioni politiche, le valenze istituzionali e le dimensioni dell’investimento richiedono un confronto aperto in Consiglio e un approfondimento da fare prima e non dopo la scelta che avrà evidenti implicazioni e conseguenze sul funzionamento dell’Ente Regione. Chiedo che la discussione si svolga senza ulteriori rinvii nel prossimo Consiglio e annuncio fin d’ora una richiesta di accesso agli atti per conoscere nel dettaglio tutte le valutazioni e le procedure seguite e verificarne la correttezza, la congruità e gli effetti sull’equilibrio istituzionale dell’intera regione."