Martedì, 24 Ottobre 2017 23:25

Lanterna Magica, il Centro Archivio cinematografico eccellenza della città

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E' la terza cineteca d'Italia per attività di conservazione del patrimonio cinematografico, dopo la Cineteca nazionale e quella di Bologna; custodisce oltre 1000 film in pellicola, dai primi del '900 agli anni '90, in formato 16 e 35mm. Tra le opere, alcuni capolavori oramai introvabili, edizioni uniche al mondo.

E' stata la prima cineteca del Paese ad aver ottenuto il riconoscimento di bene di rilevante interesse storico e culturale con Decreto del Ministero per i Beni e le attività culturali e, ad oggi, sono 450 le pellicole poste sotto vincolo di tutela, veri e propri 'monumenti' della cultura italiana.

Parliamo della cineteca intitolata a Maria Pia Casillo, attrice aquilana di Castelnuovo, una delle caratteriste più valide e longeve della commedia all'italiana, protagonista, tra le altre, di celebri commedie come Pane, amore e fantasia di Luigi Comencini, Il medico dei pazzi di Mario Mattoli insieme a Totò, Un americano a Roma, il capolavoro di Steno. Parliamo del 'pezzo' più pregiato del Centro Archivio Cinematografico 'La Lanterna Magica', nato nel 2010 con la ridefinizione della mission dell'Istituto cinematografico dell'Aquila, ente morale dal 1981.

Un tesoro poco conosciuto, una delle più pregiate Istituzioni culturali dell'Aquila, meglio sarebbe dire impresa culturale considerata l'attività che, seppure commisurata alle possibilità di un'associazione culturale che conta soltanto 3 dipendenti, muove un giro economico di circa 250mila euro l'anno; a dire che volendo, e con oculatezza, con la cultura si può persino mangiare. Un assett di sviluppo, quello della cultura, su cui L'Aquila dovrebbe avere il coraggio di scommettere fino in fondo.

Oltre alla cineteca, il Centro Archivio Cinematografico conta di una importante collezione dei mestieri e le tecniche del cinema, oltre 5mila pezzi unici tra oggetti personali, foto autografate, bozzetti, figurini, foto di scena, ritagli, cartoline, appunti e quaderni; di una collezione di oltre 500 manifesti e locandine; di una collezione di oltre 30 mezzi e macchine storiche, dai primi proiettori cinematografici del secolo scorso alla moviola appartenuta al montatore dei film di Michelangelo Antonioni. E poi c'è la mediateca 'Giovanni Tantillo' che si compone di una biblioteca di 4500 volumi inerenti il cinema, di una videoteca di 6500 documenti tra fiction, documentari, cartoni animati dalle origini del cinema ai giorni nostri (in formato vhs, dvd, beta etc) di una collezione completa di oltre 50 riviste specializzate, del fondo Milano Film Festival (3mila videocassette provenienti da tutto il mondo che hanno partecipato alle 6 edizioni della kermesse) e del fondo Cineteca 'Pasquale Prunas' (archivio di 200 film del periodo tra gli anni '40 e '60 su supporto U-Matic). E poi, l'Archivio dei materiali della storia dell'Istituto Cinematografico ovviamente, dagli inizi ai giorni nostri. L'accesso al patrimonio della mediateca è possibile con la sottoscrizione di una tessera annuale.

"L'attività è duplice", chiarisce a NewsTown Mercedes Calvisi, consigliera delegata che, per l'attività svolta, non percepisce compenso; "da una parte, l'attività di conservazione, archiviazione e restauro, un'operazione concreta - riconosciuta in tutta Italia - che mira a preservare anche materialmente la settima arte; dall'altra, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio. In particolare, i destinatari di questa importante missione culturale sono gli Istituti scolastici di ogni ordine e grado, ma anche una molteplicità di appassionati che costantemente negli anni seguono con interesse le proposte culturali dell'istituto cinematografico".

Per ciò che attiene al restauro, "i laboratori rappresentano il luogo dove tecnici specializzati eseguono interventi di restauro manuale, controllo e rifacimento di lacerazioni presenti sul supporto oltre ad attività di proto restauro, ovvero la ricostruzione dell'opera cinematografica per generare una copia integra quanto più possibile fedele all'originale", spiega Calvisi. Tra gli interventi, il restauro de I Vinti di Michelangelo Antonioni. "I film vengono poi conservati in una Unità climatizzata, una struttura costituita da 9 cellari che permette di garantire le condizioni ideali per preservare il patrimonio cinematografico". Le informazioni relative a ciascuna pellicola, raccolte a seguito di restauro, sono aggiornate ed inserite in apposite schede informatiche e cartacee dalle quali è possibile accedere a tutte le caratteristiche tecniche ed artistiche di ogni copia.

Per quel che riguarda invece la valorizzazione e fruizione del patrimonio, "il MuMAC - Museo dei mestieri e delle Arti del Cinema - ospitato nei locali della Biblioteca 'Salvatore Tommasi' a Bazzano, rappresenta in città un vero e proprio punto di riferimento per la realizzazione di numerose iniziative, crocevia di importanti scambi culturali all'insegna della storia del cinema con il coinvolgimento di oltre 10mila fruitori che annualmente condividono le esperienze proposte".

Come detto, più che di Istituzione culturale si può parlare di impresa culturale: oltre al contributo minimo riconosciuto da Regione Abruzzo e a quello, un poco più sostanzioso, dato dal Comune dell'Aquila, la 'Lanterna Magica' beneficia del FUS, il fondo unico per lo spettacolo e, per il resto, lavora su progetti che, ovviamente, prevedono il finanziamento pubblico a fronte di un cofinanziamento privato: "creiamo economia - rivendica Mercedes Calvisi - che investiamo completamente sul territorio: tentiamo, infatti, di far lavorare maestranze locali e, così, abbiamo creato un piccolo indotto economico e occupazionale".

Tra i progetti, la Cineteca ha rappresentato il primo caso in Italia di Istituzione che ha beneficiato di un contributo a valere sulla quota dell'8x1000 dell'Irpef assegnato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 novembre 2009; una seconda assegnazione è avvenuta coin Decreto della Presidenza l'8 febbraio 2016, per il progetto di restauro e di conservazione delle pellicole. "Abbiamo restaurato 50 pellicole - sottolinea Calvisi - digitalizzandole e rendendole fruibili al grande pubblico; ora, abbiamo inziato il processo di valorizzazione di questo straordinario patrimonio".

Intanto, proseguono le attività sul territorio: "oltre le scuole, con cui abbiamo intensificato il rapporto dopo il terremoto e a cui dedichiamo una grande attenzione, sono centinaia gli incontri e le proiezioni organizzate, le rassegne ideate, e penso a 'Cinema e Psichiatria', miscela suggestiva tra la settima arte e il tema della salute mentale che ha attraversato il territorio regionale nelle sue 14 edizioni". E a Natale - svela Mercedes Calvisi - "in collaborazione con l'associazione 'Mamme per L'Aquila' proietteremo dei film d'animazione e offriremo una video istallazione laddove verrà costruita la casetta di Babbo Natale".

Un altro modo, tra i tanti, per portare il cinema tra i cittadini di ogni età.

Ultima modifica il Mercoledì, 25 Ottobre 2017 15:46

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