Continua con successo l’avventura della giovane Associazione culturale Amiternum e del suo appuntamento mensile con “Concerto a Palazzo”, il cartellone di musica animato da professionisti aquilani che hanno voluto creare uno spazio esclusivo per formazioni e repertori cameristici. Ne è un esempio squisito il concerto che si terrà Venerdì 15 Novembre 2013, alle ore 18:30, presso l’abituale cornice di Palazzetto de Nobili a L’Aquila: ad esibirsi il duo formato dal violoncellista Giulio Ferretti e dal pianista Ivan Donchev che proporranno due sonate rispettivamente di Brahms e Prokofiev.
L’ingresso al concerto, come nei precedenti appuntamenti, è gratuito. Dopo l’esibizione sarà possibile incontrare gli artisti, degustare prodotti aquilani, sottoscrivere la propria iscrizione all’Associazione culturale Amiternum e contribuire economicamente alle sue attività.
GLI ARTISTI Giulio Ferretti e Ivan Donchev, italiano il primo e bulgaro il secondo, hanno in comune un avvicinamento precoce alla musica. A sei anni entrambi studiano già. L’incontro avviene durante gli anni di studi presso il conservatorio Santa Cecilia di Roma, dove entrambi si diplomano con il massimo dei voti. Allievi del biennio superiore di Musica da camera, avviano una fruttuosa collaborazione. Il repertorio spazia dai grandi classici di Beethoven fino ad arrivare al novecento storico con una particolare attenzione a Sostakovich e Prokofiev. La comune formazione e l'incontro con Aldo Ciccolini sono per Ferretti e Donchev una solida base comune che facilita il loro percorso interpretativo. Alternando il lavoro in duo a quello in altre formazioni, Ferretti e Donchev si esibiscono in maniera congiunta e individuale in Italia e all’estero.
IL PROGRAMMA del concerto di Venerdì propone la Sonata in Mi minore Op.38 di Johannes Brahms e la Sonata in Do maggiore Op.119 di Sergei Prokofiev. Il primo brano fu composto da Brahms in due momenti distinti. I primi movimenti vedono la luce nel 1862, a conclusione di un periodo che regala a Brahms soddisfazioni, serenità e nuove idee musicali. Per il Finale della Sonata, invece, bisognerà aspettare il 1865, quando Brahms è ormai musicista affermato a Vienna. Dopo la cantabilità spiegata del primo movimento e gli echi popolari del secondo, il Finale si presenta infatti con un impianto fugato, che sposa l'antica tecnica del contrappunto magnificata da J.S.Bach con la moderna forma-sonata di Mozart, Beethoven e Schubert. Come Brahms, anche Prokofiev nella musica da camera reinterpreta le forme classiche, conservandone l'equilibrio formale senza rinunciare a un certo soggettivismo. Esemplare in questo senso la Sonata in Do Maggiore op.119, composta nel 1949. Essa fa parte di un gruppo di opere dedicate al violoncello e composte quando Prokofiev stringe amicizia con Mstislav Rostropovič, allora giovane e promettente violoncellista, che collabora attivamente alla stesura delle parti violoncellistiche con suggerimenti di carattere tecnico che sopperiscono alla poca dimestichezza che Prokofiev, grande virtuoso di pianoforte, aveva con gli archi. Nel 1950 sarà Rostropovič ad eseguire per la prima volta in pubblico la Sonata op.119 nel Conservatorio di Mosca.
Il prossimo appuntamento di “Concerto a Palazzo” è per Venerdì 20 Dicembre 2013 alle ore 18:30 presso il Palazzetto de’ Nobili a L’Aquila con il Young Music@re Ensemble