La povertà è un fattore di rischio per la salute delle donne.
È questa la sintesi del bilancio che arriva alla conclusione della sesta edizione dell'AIED FREE WEEK-END, l'evento per la prevenzione dei tumori femminili che il Consultorio AIED L'Aquila ha realizzato con otto giornate di screening gratuiti per il tumore al seno, grazie al contributo della Fondazione Carispaq. Duecento donne si sono sottoposte a visite senologiche ed ecografie mammarie realizzate dallo staff dell'AIED in collaborazione con il dottor Alberto Bafile, Responsabile U. O. Chirurgia Senologica Ospedale S. Salvatore dell'Aquila e il dottor Walter Resta.
“Questa edizione, ancor più delle precedenti, è stata rivolta alle donne con difficoltà sociali ed economiche - dice Alessia Salvemme, Presidente AIED – grazie al lavoro di rete con le associazioni del territorio che sono in contatto con il disagio sociale ed economico”.
Le iscrizioni sono state prese proprio dalle associazioni che assistono quotidianamente queste donne: Croce Rossa di L'Aquila, Avezzano e Sulmona, Caritas, Mensa di Celestino e altri consultori pubblici e privati. “Possiamo dire che con il loro prezioso aiuto abbiamo superato un grande scoglio – continua – in quanto parlare di prevenzione alle donne che si trovano in uno stato di bisogno economico o sociale è ancora più difficile perché questa non viene considerata un bisogno primario al pari del pacco di viveri o delle bollette”.
I risultati delle visite effettuate parlano di donne con forte difficoltà ad entrare in contatto con le informazioni e che evitano di sottoporsi ai controlli per dare la priorità ai bisogni primari della famiglia. La quasi totalità delle donne segnalate dalle associazioni che hanno partecipato allo screening non aveva mai effettuato un controllo prima, senza grandi distinzioni d'età. “Le donne in stato di bisogno tendono a rivolgersi a noi quando la malattia è clinicamente evidente, quando cioè il tumore è palpabile, perdendo così tempo prezioso – dice Alberto Bafile - Accorgersi precocemente di un tumore al seno quando è negli stadi più precoci, cioè non clinicamente evidente, vuol dire avere maggiori possibilità di guarigione, oltre il 95 per cento, e offre il vantaggio di cure meno invasive. Le donne dovrebbero favorire la diagnosi precoce effettuando con regolarità i semplici esami per la prevenzione secondaria e contemporaneamente cercare di impedire che la malattia insorga seguendo uno stile di vita sano e riducendo per quanto possibile i fattori di rischio”.
“La sfida culturale di questa edizione, la seconda che la Fondazione Carispaq ha finanziato in quest'anno – dichiara il presidente Marco Fanfani – è stata quella di portare la cultura della prevenzione alle donne che per fragilità sociale o economica sono meno esposte o sensibili all'informazione. Aumentare il grado di consapevolezza, accompagnando le donne in percorsi di crescita culturale proprio negli ambienti che queste frequentano abitualmente, è una caratteristica importante che dà un valore aggiunto al progetto di prevenzione che portiamo avanti insieme all'AIED”.