Giovedì, 21 Dicembre 2017 15:07

Cristicchi: "TSA, trattamento sanitario d'anime". Non mancano polemiche

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Simone Cristicchi cita Nietzsche per raccontare il Teatro Stabile d'Abruzzo che verrà: "Benedetta sia la nausea, che fa spuntare le ali per volare via e crea energie nuove"; ebbene, la direzione artistica del cantautore, autore e attore teatrale sarà pensata per "i seminatori di ali, i coltivatori di brividi a chilometro zero, i cercatori d'emozioni e antiche pepite d'oro, per gli antiquari della memoria, i restauratori di vecchie storie, i ricostruttori della speranza, i minatori che scovano tesori sepolti, per coloro che scavando tra le macerie, in profondità, riportano alla luce del sole la bellezza che ci meritiamo".

Per questo, TSA - Teatro Stabile d'Abruzzo - vorrebbe divenisse una sorta di "Trattamento Sanitario per le Anime: è dell'anima del pubblico che voglio prendermi cura", ha sottolineato.

Ad un mese dalla nomina, il nuovo direttore artistico dello Stabile si è presentato alla città, con una conferenza stampa a Palazzo Fibbioni - una scelta che ha fatto molto discutere, ci torneremo - dal tono intimo più che spettacolare: accanto a lui, il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi e la vice presidente Rita Centofanti. Assenti esponenti della Regione, assente la presidente Nathalie Dompé.

In carriera, Cristicchi ha scelto soprattutto spettacoli di narrazione: un attore, una sedia e una bella storia da raccontare; così, la sua direzione sarà improntata ad un teatro "che possa vivere ed essere spendibile dappertutto, anche nei salotti delle case degli aquilani: andremo a bussare, chiedendo permesso. Senza nulla togliere alle grandi produzioni - ha aggiunto - voglio scommettere sulla essenzialità, per tornare ad innamorarci della magia senza tempo che è l'essenza del teatro". Nessun problema, dunque, per la mancata disponibilità del Teatro Comunale, oggetto dei lavori di restauro: "tenderò a produzioni snelle che possano girare l'Italia e il mondo, contando sulla collaborazione di maestranze e talenti locali e nazionali; non mi interessano le scenografie imponenti e costose, credo nella storia che il teatro racconta e il Ridotto, in questo senso, si presta benissimo. Con la riconsegna del Teatro Comunale, poi, potremo sbizzarirci e chiamare sul palco un'orchestra sinfonica piuttosto che un coro".

Cristicchi porterà in scena "giovani compagnie, giovani talenti: voglio scommettere su di loro".

Il cartellone degli spettacoli sarà in linea, evidentemente, con i lavori già realizzati dall'artista: "teatro civile, musica popolare, spettacoli in dialetto con tematiche di rilevanza sociale e che sappiano parlare d'attualità. Nello stesso tempo - ha proseguito - terrà conto della mia provenienza artistica: sono un cantautore, un musicista, per questo in molti mi vedono come un alieno nel mondo del teatro. Voglio tenerne conto, immagino di ospitare veri e propri concerti di grandi cantautori italiani che, però, possano raccontarsi al pubblico". Tanto spazio - ha assicurato Cristicchi - verrà dedicato agli spettatori di domani, a bambini e ragazzi: "dobbiamo investire sulla magia che il teatro esercita sui più piccoli, cercare nuove compagnie, nuovi spettacoli per loro. Anch'io, come tanti giovani, sono stato maltrattato da spettacoli noiosi e autoreferenziali: quanti danni sono stati fatti ai ragazzi delle scuole, accompagnati a teatro a vedere un Beckett di tre ore oppure un Pirandello che non finiva più; quei ragazzi, dovranno fare una terapia per poter tornare un giorno a teatro. La sfida più grande sarà proprio attirare un pubblico giovane. E' difficile: oggi preferiscono stare al bar, chattare o scrivere stronzate sui social piuttosto che andare a vedere uno spettacolo, pure se gratuito: evidentemente c'è un problema di comunicazione, non conoscono quel mondo. Mi reputo dalla loro parte e non posso biasimarli: il teatro è in debito nei loro confronti, bisogna rimediare. Ho pensato ad una formula, a 'piccoli attentati teatrali': saranno performance improvvisate, organizzate con gli studenti in collaborazione con l'Università degli Studi dell'Aquila, nelle piazze, nelle strade, nei bar, ovunque si possa mettere in scena un piccolo, breve evento, così da dimostrare che il teatro può davvero arrivare ovunque".

Giovani e non solo: "debbo moltissimo agli anziani", ha riconosciuto Cristicchi; "i miei spettacoli sono nati da interviste e ricerche negli ospizi, nelle case di riposo, nei centri anziani. Così, ho scoperto il patrimonio enorme di memorie, storie meravigliose - a volte tragiche e dolorose, sicuramente emozionanti - che gli anziani custodiscono come un testamento di memoria. Se è vero che la mia direzione guarderà al futuro, credo che siamo esseri fatti di memoria, stratificati dalla memoria, il risultato di eventi e persone che abbiamo incrociato nel nostro passato. Non possiamo che farci i conti: d'altra parte, la memoria è ritrovare la strada di casa. Voglio creare un laboratorio stabile con gli anziani, per salvare e valorizzare questo straordinario patrimonio di storie".

Altra scommessa, ancor più visionaria: insegnare il teatro agli insegnanti. "Non è un'idea mia, l'ho presa dal direttore artistico del Teatro Goldoni di Livorno; si è reso conto che il teatro può essere utile a chi ha avanti a sé una platea di giovani, ogni giorno. Il teatro va a supplire ad eventuali mancanze di comunicazione, fornisce strumenti importanti. Immagino un corso di formazione su narrazione e linguaggio teatrale, dedicati a maestri, professori, insegnanti che hanno voglia di migliorare il rapporto con la loro particolare platea".

Il tutto, a chilometro zero come il prodotto tipico: "sono un grande appassionato di paesi e borghi abbandonati", ha svelato Cristicchi. "Immagina dunque il mio incarico di direttore legato a bellezze nascoste: mi piacerebbe che il TSA riuscisse a ramificarsi anche nei luoghi rimasti silenziosi, riportare la parola laddove regna il silenzio, nei piccoli centri, nelle piazze, nei contesti storici, nelle scenografie naturali sparsi nel vostro bellissimo territorio".

Cristicchi è un fiume di idee e proposte, come i 'tè letterari', "una serie di incontri pomeridiani con lezioni di letteratura e poesia che intende organizzare nel corso dell'anno, arricchiti da performance di giovani attori che, in questo modo, potranno sperimentare, andare su un palco, davanti ad un pubblico; gli appuntamenti saranno a cura del prof. Marcello Teodonio, direttore del Centro studi Gioacchino Belli di Roma, straordinario esperto di letteratura.

"Come direttore artistico - ha concluso Cristicchi - ho avviato una ricerca che spero possa incontrare il favore del pubblico senza avere, tuttavia, la pretesa di accontentare tutti: voglio dirlo chiaro, non voglio accontentare tutti, verrei meno alla mia natura, al mio intuito che mi ha portato sempre fortuna"; due le parole chiavi, bellezza e lentezza: "c'è una frase di Proust che dice: 'non abbiamo bisogno di fare grandi viaggi, abbiamo bisogno di cambiare sguardo sulla realtà'. Ebbene, la lentezza è riscoprire un ritmo più umano in tutto, non soltanto a teatro, bensì nelle nostra vite. Dobbiamo tornare al ritmo del nostro cuore: grazie ad un teatro che cammina a piedi potremo tornare ad innamorarci della realtà".

Come detto, non sono mancate le polemiche per la decisione del TSA di organizzare la conferenza stampa a Palazzo Fibbioni, e non in Regione, come tradizione; d'altra parte, il Teatro è lo Stabile d'Abruzzo, e dall'Ente riceve, ogni anno, importanti finanziamenti. Il vice presidente della Giunta regionale Giovanni Lolli, a news-town, ha parlato di "episodio sconcertante".

"E' stato un errore grave aver organizzato la conferenza stampa a Palazzo Fibbioni: personalmente, sono stati invitato soltanto ieri pomeriggio con una mail", ha raccontato; "un errore incomprensibile, a meno che non si sia trattato di una scelta precisa, che andrebbe spiegata come tale: il TSA è il teatro stabile d'Abruzzo, se intendono trasformarlo in altro dovranno dircelo e andare fino in fondo". Lolli è preoccupato che la vicenda sia esplosa "in fase di discussione del bilancio di Regione Abruzzo: si tratta di un errore di dimensione istituzionale", ha ribadito. Dunque, "il Tsa ci faccia sapere cosa intende fare: se si ritiene di modificarne la ragione, continuerò a sostenerlo da aquilano, ma con fondi che andranno evidentemente reperiti altrove". Sul punto, Biondi ha chiarito che "l'organizzazione dell'evento è stata curata dal Teatro: come amministrazione, abbiamo messo a disposizione la sede istituzionale". Poi, al finire della conferenza stampa ha accompagnato Cristicchi in Regione per un incontro, con lo stesso Lolli, che ha il sapore del chiarimento, oltre i convenevoli.

Ultima modifica il Giovedì, 21 Dicembre 2017 22:37

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