Continuano nel nuovo anno le celebrazioni del centenario della Rivoluzione russa dell'ottobre del '17.
L'Udu L'Aquila ha organizzato per lunedì 15 gennaio alle ore 17, nell'aula 3A del Dipartimento di Scienze Umane, un incontro in cui sarà proprio il prof. Angelo d'Orsi, storico delle dottrine politiche all'Università di Torino, a presentare il suo ultimo testo sulla rivoluzione russa d'Ottobre: '1917. L'anno della rivoluzione' (edito da Laterza nel 2016).
"A marzo una rivoluzione 'democratica' costringe lo zar Nicola II ad abdicare. In aprile gli Usa fanno il loro ingresso nel conflitto mondiale, a maggio tre pastorelli vedono una 'Signora' biancovestita a Fatima in Portogallo, a luglio il capitano inglese Lawrence (detto poi d'Arabia) strappa Aqaba ai turchi e ad agosto Benedetto XV pronuncia le sue parole contro 'l'inutile strage' che da tre anni sta insanguinando l'Europa e il mondo. A settembre si moltiplicano gli ammutinamenti al fronte e i tumulti nelle città contro la guerra, ad ottobre a Parigi viene fucilata Margaretha Zelle, danzatrice nota come Mata Hari, e contemporaneamente le truppe italiane vengono travolte a Caporetto. A novembre, mentre i bolscevichi conquistano il Palazzo d'Inverno, la Dichiarazione Balfour apre la strada alla creazione dello Stato di Israele e a una nuova organizzazione del Medio Oriente. A dicembre in Italia il presidente del Consiglio Orlando esorta il paese a 'resistere! resistere! resistere!'... 12 mesi per raccontare, tra fatti e ideologie, l'anno in cui tutto è cambiato, in cui il Novecento si è fatto secolo, in cui sono stati stretti nodi che ancora ci imprigionano. Un affresco mosso e dai colori forti e appassionati. 12 capitoli attraverso i quali l'autore suggerisce accostamenti inediti e riferimenti al presente che per tanti versi ne ha raccolto l'eredità".
Un racconto avvincente quello di d'Orsi non solo per lo scenario mitologico che ruota attorno alla rivoluzione: a convincere nel testo è l'idea di raccontare la Rivoluzione quasi in chiave diaristica. Siete tutti/e invitati/e a confrontarvi con l'autore questo lunedì, in un dialogo trascinante che non si ferma solo al passato.