Mercoledì, 27 Novembre 2013 23:17

Belle Arti: a cinque mesi dall'elezione di Vespa, nomina ancora sospesa

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22 giugno. L'Accademia delle Belle Arti dell'Aquila - dopo 19 anni - sceglie il successore di Eugenio Carlomagno: Onorino Vespa, vicinissimo al direttore uscente e - fino al giorno prima - vicedirettore dell'Accademia, 22 preferenze dei 29 docenti votanti sui 36 aventi diritto, batte l'avversaria Lea Contestabile.

Sono passati più di 5 mesi da allora e, ad oggi, l'Accademia è ancora senza direttore. A denunciarlo, gli studenti. "Il 4 novembre - spiegano - si è inaugurato il nuovo anno accademico ma nessun direttore ha presieduto la cosa e questo provoca inaccettabili disfunzioni del servizio".
Una situazione inaccettabile, per una delle istituzioni culturali più importanti della città. "Nessuno può firmare i titoli conseguiti da coloro che hanno discusso le tesi - spiegano i ragazzi - non è possibile certificare crediti, non si possono acquistare materiali per la didattica, molti corsi non possono essere attivati perché non è possibile incaricare i docenti, e questi sono solo i disservizi più gravi".

Gli studenti, il 14 novembre, hanno rinnovato il loro organo di rappresenza, la Consulta. Che, però, non ha alcun referente istituzionale. "Non ci interessano i contrasti tra il corpo docenti - chiariscono - o le lentezze e le incertezze del Ministero, vogliamo che l'Istituto torni a funzionare ed a erogare il servizio per cui paghiamo le tasse, così che noi si possa riprendere lo studio che abbiamo deciso di intraprendere per costruirci quella formazione indispensabile per poter affrontare il mercato del lavoro, in questo difficilissimo momento storico. Chiediamo al ministro Maria Chiara Carrozza di prendere una decisione e di insediare un direttore che possa garantire lo svolgimento delle normali funzioni del nostro Istituto, altrimenti saremo costretti a mettere in campo civili forme di protesta, al fine di tutelare il nostro impegno lavorativo e quello economico delle nostre famiglie".

Come si è arrivati a questa situazione? A qualche giorno dalle elezioni, sul web, era rimbalzato un appello a sostegno di Lea Contestabile, redatto e proposto dal Centro Documentazione Artepoesia Contemporanea 'Angelus Novus' - il cui direttore artistico è Antonio Gasbarrini, altra vecchia conoscenza dell'Accademia aquilana - "per semplici ragioni di opportunità, scaturite dall’esame dei titoli accademici conseguiti e dei programmi proposti".
In altre parole, un appello in nome della "maggiore qualità" che avrebbe espresso la direzione di Contestabile rispetto alla continuità con la gestione Carlomagno, rappresentata dalla candidatura di Onorino Vespa. Un appello condiviso da oltre 80 docenti universitari, insegnanti, artisti, critici, giornalisti, operatori culturali aquilani, abruzzesi e italiani.

Non è bastato, però.

Come detto, il 22 giugno i docenti dell'Accademia hanno scelto Vespa. In un clima arroventato, la denuncia di 'Angelus Novus' a qualche ora dal voto. "La Commissione Elettorale riunitasi il 14 giugno aveva sostenuto di sospendere le operazioni di voto, in quanto non era stato emanato un apposito regolamento", ha sottolineato il Centro di Documentazione. "Anche la Commissione di seggio composta da tre docenti aveva deciso a maggioranza di aderire alla disposizione della Commissione elettorale. Ma così non è stato, in quanto il Direttore ha sostituito, hic et nunc, i due dissenzienti con altri due membri, senza perciò seguire il consolidato iter della designazione da parte del Collegio dei Professori".

Da qui la clamorosa protesta del 'non voto' espressa da Lea Contestabile e da altri 6 docenti. "La speranza - l'affondo del Centro "Angelus Novus" guidato da Gasbarrini - è che alle sconfortanti cifre degli iscritti (circa 600 nel 2009, circa 350 ad oggi, con un minimo storico nell'ultimo quadriennio di circa 250), si possa rispondere con una ritrovata e concertante unità dei docenti, unità protesa all'effettivo rilancio di una delle più prestigiose Accademie d'Arte italiane".

Qualche giorno dopo, alcuni docenti dell'Accademia firmano una lettera aperta denunciando lo "strano paradosso" delle elezioni del nuovo direttore di cui, scrivono, "la stampa si sta occupando in maniera così parziale. Parziale perché fa seguito ad un silenzio prolungato sulle questioni che hanno preceduto le elezioni, fino ad ignorare un appello – notevole per qualità e quantità di firme – che invitava apertamente i docenti dell’Accademia ad esprimersi in una direzione opposta; paradossale perché si contrabbanda per cambiamento (“generazionale”?) un avvicendamento che va invece nel senso di una prolungata continuità di linee politiche e strategiche".

E ancora: "Onorino Vespa, attuale vicedirettore, ha ottenuto 22 voti su 29 votanti; vero. Lea Contestabile, che ha osato sfidare il consolidato potere dell’attuale direttore, Eugenio Carlomagno, e dell’erede designato, ne ha ottenuti 7. Vero. Ma perché non dire che ai voti della professoressa Contestabile ne vanno sicuramente aggiunti altri, pari al numero di chi si è rifiutato di votare, compresa la candidata? Certo così emergerebbe un quadro decisamente meno trionfalistico e di decisa spaccatura: la distanza tra i due contendenti si ridurrebbe infatti a soli otto voti. E si vedrebbe meglio che questo risultato è determinato dall’assenza di regole certe per la definizione dell’elettorato attivo, tenuto conto del fatto che a due docenti, che fruiscono di congedo per motivi di studio, è stato vietato di partecipare alla consultazione, mentre l’attuale direttore e il suo supplente (Carlomagno fruisce della dispensa dall’insegnamento in forza dell’incarico di direzione) hanno invece votato entrambi. Facciamo dunque per bene i calcoli, tenendo conto di un metro politicamente più giusto di valutazione".

Una vera e propria stoccata. A quel punto, la professoressa Contestabile ha presentato ricorso al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (Miur) che ha deciso per la sospensione della nomina di Onorino Vespa, in attesa di ulteriori verifiche. Qualche mese e, a metà settembre, sembra tutto risolto. Il direttore uscente, Eugenio Carlomagno, annuncia in una intervista di aver presentato al Miur la documentazione sulle votazioni e, valutate le carte, il Ministero ha annullato la sospensione: "Vespa entrerà in carica a tutti gli effetti il 1° novembre prossimo", assicura Carlomagno. A sentire il direttore uscente, le votazioni si sarebbero infatti tenute sulla base di un bando deciso dalla Contestabile con il neo eletto direttore e senza alcuna scorrettezza.

Peccato che, il giorno dopo, la Contestabile sbugiarda Carlomagno. "La successione alla direzione dell'Accademia delle Belle Arti è ancora in forse". La professoressa spiega che gli esposti presentati in Procura e al Miur sono rivolti proprio a Carlomagno e non a Vespa, "avversario leale che ha tutto il diritto a candidarsi per la direzione". Contestabile auspica, tra l'altro, la nomina di un commissario, capace di gestire l'Accademia almeno fino alla elaborazione di un nuovo statuto. "Solo allora potremo tornare al voto serenamente".

Sono passati altri due mesi. Due settimane fa, Onorino Vespa ha inviato una lettera al Ministro Carrozza denunciando - come già gli studenti - i disagi organizzativi dovuti alla mancata ratifica della nomina a Direttore. "L’Anno accademico è ormai iniziato e la vacatio nel posto di Direttore sta comportando una serie di problemi che si accavallano giorno dopo giorno - scrive Vespa - e contribuiscono a creare un clima d’incertezza che solo il senso di responsabilità degli studenti sta evitando che sfocino in iniziative eclatanti quali l’occupazione dell’Accademia o l’appello alla trasmissione televisiva ‘Striscia la notizia’ dal momento che la stessa è ormai di casa qui a L’Aquila per seguire le vicende legate alla ricostruzione pos-sisma".

Pronta la replica dell'Associazione Culturale 'Angelus Novus', nel tardo pomeriggio di ieri: "Perché la nomina è stata congelata? Ancora: perché mai nei giorni scorsi sono piombati dentro le postmoderne 'mura' progettate da Paolo Portoghesi gli ispettori ministeriali per accertare la regolarità delle elezioni stesse?". Domanda assolutamente retorica, vista la denuncia di irregolarità amministrative delle elezioni "truccate con una serie di forzature procedurali messe in atto dal precedente direttore", condivisa dal Centro di documentazione.

"Non spetta certo all’Associazione Culturale Angelus Novus sostenere la fondatezza di queste gravissime accuse", si legge nella nota. "A breve sapremo chi aveva ragione. Infatti il Ministro ha due sole possibilità: o darà corso all’agognata nomina o affiderà le funzioni dirigenziali ad un Commissario. A dirla tutta, in casi analoghi ed in ambito universitario, la reggenza direzionale è stata affidata molte volte, durante la vacatio, al decano dei docenti".

Staremo a vedere. E speriamo il ministro Carrozza decida presto anche perché a pagare l'impasse dell'Accademia sono gli studenti che vivono una insopportabile conflittualità tra docenti che sta affossando una delle più prestigiose Accademie di Belle Arti italiane. Già provata dai tagli indiscriminati decisi, in questi anni, dai Governi che si sono succeduti. E dal degrado che vive la cultura nella nostra Regione.

Ultima modifica il Mercoledì, 27 Novembre 2013 23:30

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