Sabato, 17 Marzo 2018 14:35

Giovanni da Capestrano, costruttore d’Europa e finanziere ante litteram

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Si è svolto oggi a Capestrano, presso il convento di San Francesco, il convegno “Il diritto tra i fondamenti della cultura europea: Giovanni da Capestrano” che ha indagato i rapporti tra diritto, politica e teologia in Giovanni da Capestrano.

Il Santo francescano, studioso ed esperto giurista, durante il rinascimento ha combattuto con tenacia alcuni mali della società di quel tempo come l’usura e il gioco d’azzardo. Proprio questi due temi hanno dato spunto al comandante regionale della Guardia di Finanza, uno dei relatori dell’incontro odierno, Flavio Aniello di incentrare il suo intervento su Giovanni da Capestrano quale Fiamma Gialla ante litteram: "Ho trovato questa chiave di lettura che si ricollega all’attività della guardia di finanza – ha spiegato il Generale - cercando di cogliere come alcuni dei suo insegnamenti di quel tempo si legano al lavoro dei finanzieri. Mi riferisco in particolare ai fenomeni dell’usura e del gioco d’azzardo legati da un collante particolare come il denaro. Ecco da qui ho cercato di capire come questi fenomeni si sono ripercossi anche nella nostra società e così sono arrivato a definirlo Fiamma Gialla ante litteram".

In generale l’incontro di oggi a Capestrano ha voluto mettere in risalto l’importanza di San Giovanni da Capestrano quale esperto giurista, aveva studiato da giovane a Perugia in una delle migliori scuole d’Europa, che ha portato questo suo bagaglio culturale nella attività di predicatore e teologo tra i più seguiti del suo tempo. Un aspetto quest’ultimo di una modernità ancora poco conosciuta. "Una figura poliedrica quella di San Giovanni – ha sottolineato la Presidente del Centro Studi San Giovanni da Capestrano Cristina D’ Alfonso – con questo incontro per la prima volta abbiamo cercato di indagare l’aspetto di San Giovanni come anticipatore dei temi dei diritti dell’uomo anche nella società attuale. Giovanni come un pacificatore parlava di una conoscenza prima di se stessi, essere in pace con se stessi per esserlo poi verso la società". Dunque una figura che ci dice ancora molto: "temi come il senso morale della vita pubblica che Giovanni spesso citava nelle sue omelie contro 'la baratteria' ovvero la corruzione – ha aggiunto Marco Bartoli direttore del Centro Studi San Giovanni da Capestrano - è importantissimo ancora oggi poi aveva un’idea unitaria del diritto uguale per tutti i popoli e questa è un concetto molto moderno”.

“Giovanni da Capestrano – ha concluso il Presidente della Regione Abruzzo e neo senatore Luciano D’Alfonso - è un punto fermo della cultura giuridica universale; mi affascina l’idea del ruolo che lui aveva di pacificatore in ogni città. Il pacificatore era un magistrato che interveniva prima della sentenza cercando di conciliare le parti ed è straordinario che lui abbia configurato questo ruolo come elemento di forza negli statuti comunali. Secondo Giovanni da Capestrano me è uno dei costruttori d’Europa e non solo perché ha concepito una regola che consentisse la coabitazione”.

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