Ieri tanti cittadini hanno trascorso una festosa Pasquetta a Case Pente di Sulmona, sito dove SNAM vorrebbe realizzare la Centrale di Compressione autorizzata dal Governo ai primi di marzo.
Dopo un breve corteo dal centro della cittadina peligna, ci sono stati i tradizionali momenti conviviali in una soleggiata giornata di primavera. Si tratta di un antipasto di ciò che accadrà il prossimo 21 aprile, quando a Sulmona arriverà la Carovana No Hub del Gas: tre percorsi coperti in 10 giorni, dal 6 al 15 aprile, con tantissimi eventi, da seminari a biciclettate, da visite guidate a incontri con gli esperti; il tutto per difendere l'Abruzzo da progetti imposti dall'alto fondati sulle fonti fossili.
Stamane, a Pescara i referenti della Carovana terranno una conferenza stampa per illustrare le diverse iniziative.
Intanto, WWF e Legambiente hanno voluto fare appello ai parlamentari neo eletti in Abruzzo affinché si muovano concordemente e con urgenza per sollecitare il rinvio della riunione istruttoria sulla centrale di compressione della SNAM a Sulmona, convocata per mercoledì 4 aprile dal Dipartimento per il coordinamento amministrativo della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L'opera, da sempre fortemente osteggiata dai cittadini e dalle istituzioni locali, è stata - con una scelta che appare a dir poco incauta e incomprensibile – autorizzata da un governo in scadenza e delegittimato sul piano politico dei risultati della recente consultazione elettorale. Una scelta contro la quale, così come contro precedenti atti endoprocedimentali, sono già stati annunciati e presentati ricorsi alla giustizia amministrativa, anche da parte di Regione e Comune di Sulmona, a testimonianza di un dissenso profondo, del quale non si potrà non tenere conto.
WWF e Legambiente, che hanno dato mandato all'avv. Francesco Paolo Febbo di predisporre un proprio ricorso al TAR contro il decreto autorizzativo, chiedono che la questione venga esaminata dal governo che verrà, il quale dovrà confrontarsi con le istituzioni locali "a bocce ferme" e non con un provvedimento portato avanti a dispetto di ogni logica politica da chi è a fine mandato. "Non si può in alcun modo – ha sottolineato il delegato del WWF Abruzzo, Luciano Di Tizio - considerare un procedimento di ordinaria amministrazione una scelta che si vorrebbe imporre a un territorio totalmente contrario".
"La centrale in quel sito – ha aggiunto il presidente di Legambiente Abruzzo, Giuseppe Di Marco - rappresenta una vera assurdità per una lunga serie di ragioni, a cominciare dalla non strategicità dell'opera nel suo insieme. Continueremo a contrastarla in tutti i modi possibili, accanto ai cittadini, alle istituzioni e ai comitati".