"E anche l'undicesimo mese dall'incidente dell'8 maggio 2017 è trascorso senza che sia stata fornita una indicazione reale su cosa fare per la messa in sicurezza definitiva dell'acquifero del Gran Sasso".
La denuncia è dell'Osservatorio indipendente sull'acqua del Gran Sasso, che aggiunge: "la Regione Abruzzo continua a non consentire la partecipazione della società civile alla Commissione tecnica per la Gestione del rischio nel sistema idrico del Gran Sasso che da mesi sta discutendo, senza peraltro giungere a qualche decisione".
L'Osservatorio, dopo l'appello caduto nel vuoto al Presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, si è rivolto quindi al Presidente e ai componenti della Commissione "Territorio, Ambiente e Infrastrutture" chiedendo un'audizione finalizzata ad un confronto sulla situazione dell'acquifero del Gran Sasso. "Questa importantissima falda rifornisce oltre 700.000 abruzzesi ed è veramente paradossale che fino ad oggi il Consiglio regionale, dove siedono i rappresentanti di tutti i cittadini abruzzesi, non abbia assunto un ruolo da protagonista su questa tematica. L'Osservatorio auspica che almeno i consiglieri vogliano interloquire con i cittadini, ascoltino le loro istanze e rendano noti gli studi che la Regione Abruzzo sta portando avanti per mettere in sicurezza una volta per tutte l'acqua del Gran Sasso, intervenendo sui Laboratori sotterranei di Fisica Nucleare e sulle gallerie autostradali".