Martedì, 24 Aprile 2018 23:33

Gran Sasso, in ritardo la programmazione estiva... e il 13 maggio c'è il Giro

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Fate in fretta, verrebbe da dire; fate in fretta a programmare una stagione estiva all’altezza delle potenzialità del Gran Sasso: dopo la disastrosa invernata, con la stazione sciistica inaugurata il 29 marzo per i ritardi nel collaudo della seggiovia Fontari, servirebbe una sterzata, sfruttando magari l’arrivo a Campo Imperatore del Giro d’Italia, domenica 13 maggio, una straordinaria vetrina internazionale. Tra l’altro, il tempo per preparsi al meglio ci sarebbe pure stato, considerati i mesi andati perduti: invece, l’amministrazione comunale è in ritardo, e non può che preoccupare.

Ieri se ne è discusso in commissione ‘Politiche sociali, culturali e formative’, presieduta dalla consigliera di maggioranza Elisabetta De Blasis che, giusto riconoscerlo, sta svolgendo un ottimo lavoro, affrontando argomenti delicati col piglio di chi si preoccupa del bene della città piuttosto che delle dinamiche di coalizione, quasi fosse la presidente della commissione ‘Garanzia’ verrebbe da aggiungere.

Ebbene, è emerso - per esempio - che l’Osservatorio astronomico, una delle principali attrazioni di Campo Imperatore, non è affatto detto che sarà aperto in estate, chi lo gestirà e con quali orari. Ada Fiordigigli, portavoce degli albergatori di Fonte Cerreto, ne ha chiesto conto all’assessora al turismo Sabrina Di Cosimo che, sebbene non invitata, era casualmente presente a Villa Gioia: “ho un gruppo di 60-70 motociclisti che vorrebbero venire a Campo Imperatore in funzione dell’apertura dell’Osservatorio: non sappiamo cosa dire loro, però. Abbiamo bisogno di risposte entro la fine della settimana, per organizzarci al meglio”.

Dall’assessora, nessuna certezza: in questi mesi, l’Osservatorio ha cambiato gestione, passando, in sostanza, dall’Oar – l’osservatorio astronomico di Roma, che l’ha tenuto aperto, fino a qualche mese fa, usufruendo di fondi stanziati da Regione Abruzzo - all’Università di Teramo; Di Cosimo ha spiegato di aver avviato un'interlocuzione a settembre ma di non aver avuto risposte chiare dall’Ateneo. Sta di fatto che ieri, sette mesi dopo, l’assessora – e così i consiglieri commissari – non avevano contezza di chi fosse il proprietario della struttura, di come fosse stata gestita fino all’estate scorsa dall’Oar, con quali fondi e con quanto personale, e, come detto, delle reali intenzioni dell’Università di Teramo per il futuro. “Ci vorrebbe un’azione più incisiva”, si è limitata a dire Fiordigigli; irritata la reazione dell’assessora al turismo.

Più in generale, tra le attrattive turistiche segnalate sul sito ufficiale del Giro d’Italia a margine della presentazione della tappa che arriverà a Campo Imperatore figurano il grano di Solina, Rocca Calascio, le bellezze del Parco nazionale del Gran Sasso e il giardino botanico. Basta. E il giardino botanico è in stato di totale abbandono: se si sfogliano i principali motori di ricerca per il turismo, le recensioni non sono affatto lusinghiere, anzi. D’altra parte, gli albergatori l’hanno consigliato ai turisti per una visita senza sapere che, in realtà, il giardino non fosse manutenuto. Una figuraccia.

Non solo. In Commissione erano presenti Luigi Faccia e Fausto Tatone di SaveGranSasso: sebbene non auditi dai commissari consiglieri, a margine dell’assise Faccia ha ribadito all’assessora Di Cosimo che andrebbe fissata al più presto una riunione organizzativa per accogliere al meglio il Giro d’Italia; nel 1999 – ha ricordato – salirono in quota circa 5mila persone. Al momento, non è stato discusso l’afflusso e il deflusso del pubblico che assisterà alla tappa, in quota non ci sono servizi igienici adeguati, le strutture ricettive – la piccola taverna dello storico albergo che farà da sfondo televisivo all’arrivo della carovana nel suo stato d’abbandono e degrado, l’ostello appena riaperto che può accogliere al massimo un centinaio di persone – non possono rispondere alle esigenze di così tanti appassionati, non è stato organizzato un servizio d’ordine pubblico. “Non spetta a me convocare la riunione”, si è limitata a rispondere Sabrina Di Cosimo; ha ragione, spetta al collega di Giunta Alessandro Piccinini. “Siamo a disposizione, come sempre” ha chiarito Luigi Faccia, aggiungendo, un poco amareggiato: “Se ogni tanto il sindaco ci chiamasse…”.

Parole che pesano, se è vero che SaveGranSasso è stata molto vicina a Biondi in campagna elettorale, al centrodestra in generale, come tanti appassionati di montagna, d’altra parte, che speravano in un cambio di passo rispetto al passato. Un cambio di passo che, al momento, non c’è stato. Anzi. Così come pesa il malumore, lo smarrimento a volte, di alcuni consiglieri comunali di centrodestra che non mancano di mostrare un certo 'mal di pancia' per l'impasse dell'azione amministrativa.

Fate in fretta, lo ribadiamo: l'estate sarà cruciale per rilanciare l’immagine della nostra montagna, dare un respiro alle attività al collasso e, così, preparare al meglio la prossima invernata che dovrà essere la stagione del rilancio. Non si può delegare ai privati che, pure, tanto stanno facendo, e si pensi ai nuovi gestori dell'Ostello che il 25 aprile hanno portato in quota 2mila persone: gli imprenditori che hanno investito sul Gran Sasso vanno messi in condizione di poter lavorare e sviluppare progettualità.

Ultima modifica il Giovedì, 26 Aprile 2018 12:51

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