Lunedì, 11 Giugno 2018 23:06

Perdonanza patrimonio Unesco, Bernabé: "Dossier ben costruito"

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Giusto due mesi fa, alla vigilia del nono anniversario del terremoto, il Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo annunciava che la ‘Festa della Perdonanza Celestiniana’ sarebbe stata la candidatura nazionale che l’Italia avrebbe presentato per il riconoscimento nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale.

Il percorso, coordinato ed istruito dall’Ufficio UNESCO del Segretariato Generale del MIBACT, ha visto impegnate, per anni, la cittadinanza e le istituzioni della città dell’Aquila e della sua provincia e si è concluso con la presentazione ufficiale del dossier presso il Segretariato UNESCO di Parigi, la cui valutazione è attesa per il 2019 assieme ad altri percorsi di livello multinazionale.

"La Perdonanza Celestiniana quale patrimonio culturale immateriale, trasmesso ininterrottamente dal 1294 a seguito dell’emanazione della 'Storica Bolla di Papa Celestinino V' – ha sottolineato il Mibact, motivando la candidatura - è una festa che annualmente coinvolge una vasta parte della provincia aquilana in un itinerario tradizionale che parte dall'Eremo Celestiniano di Sant'Onofrio, alle pendici del Monte Morrone a Sulmona, e attraversa numerosi paesi della Valle Subequana, giungendo infine nel centro della città dell'Aquila, nel quale si snodano i momenti culminanti del 'Corteo della Bolla' e dell’attraversamento rituale della cosiddetta 'Porta Santa' della Basilica di Santa Maria di Collemaggio".

L’operazione di cesello e affinamento della candidatura che, si spera, troverà positiva concretizzazione l’anno prossimo, è passata da una riunione operativa che si è tenuta ieri, a Roma, nella sede della Commissione nazionale Italiana per l’Unesco; attorno al tavolo il presidente Franco Bernabé, il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, il presidente onorario della Società geografica italiana Franco Salvatori, il presidente dell’associazione Cultura Italiae Angelo Argento e il giornalista Salvatore Santangelo. Nel corso dell’incontro si è fatto il punto sullo stato dell’arte: in questo senso, Bernabé si è detto soddisfatto del dossier presentato; tra le questioni su cui si è inteso fare la necessaria chiarezza, la possibilità di una sovrapposizione della candidatura della Perdonanza con quella della Transumanza, scongiurata tuttavia, essendo quest’ultima una proposta transazionale e soggetta, dunque, ad un iter diverso.

“Direi che i punti forti della candidatura rispondono a quelli che sono i criteri con cui l’Unesco determina l’ammissibilità di una proposta a patrimonio immateriale”, ha sottolineato il presidente Bernabé; tra gli elementi determinanti, innanzitutto la partecipazione popolare: “un patrimonio immateriale è un patrimonio collettivo, che appartiene ad una comunità: il fatto che così tante persone siano coinvolte dalla ‘Festa della Perdonanza Celestiniana’, e non soltanto negli appuntamenti specifici ma in tutte le fasi di preparazione dell’evento, testimoniano che si tratta di un grande sforzo collettivo. E direi che il senso della comunità manifestato anche in relazione ai tragici fatti che hanno sconvolto L’Aquila - ha aggiunto Bernabé - testimoniano l'evidenza che la Perdonanza è profondamente radicata nella comunità”. Il secondo elemento determinante è rappresentato dal fatto che l’evento si ripete dal 1294: “Dunque la storia e il radicamento locale, l’afflato comunitario che l’evento genera, sono condizioni che giocano a favore del successo della candidatura. Poi, ci sono tante altre cose che concorrono a definire i criteri che debbono avere le proposte e, nel caso della Perdonanza, direi che ci sono proprio tutte”, ha inteso ribadire il presidente della Commissione nazionale italiana per l’Unesco.

“La sensazione è che il lavoro svolto sia stato apprezzato”, ha ribadito il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi; “l’ottimismo trapelato è un buon segnale affinché nel 2019 si possa centrare l’obiettivo. Ora, dovremo proseguire sulla strada tracciata, in silenzio, senza troppi clamori: sono convinto che otterremo in occasione del decennale del terremoto, ma non soltanto per questo, il giusto riconoscimento ad una manifestazione unica nel suo genere e straordinariamente importante per la nostra città e non solo”. Saranno fondamentali, nei prossimi mesi, la collaborazione tra gli Enti ed una particolare attenzione alla comunicazione. “L’incontro di oggi è stato importante proprio per annodare in modo ancora più forte la filiera istituzionale, così che i diversi protagonisti – il Comitato Unesco, il Mibact, la Farnesina e le istituzioni locali – possano lavorare in modo sinergico per il pieno riconoscimento del percorso di candidatura”, ha aggiunto Salvatore Santangelo. D’altra parte, “sarà altrettanto importante un lavoro sul fronte della comunicazione, anche qui a Roma, con una serie di approfondimenti col nuovo Governo: in questo senso, la Perdonanza di quest’anno rappresenterà un momento decisivo, e abbiamo invitato per questo il presidente Bernabè, per ribadire in un momento di così grande difficoltà, con le sfide della globalizzazione che stanno venendo una dopo l’altra al nodo, il valore universale del messaggio di Celestino e del Perdono”.

Interviste realizzate da Angelo Liberatore

Ultima modifica il Martedì, 12 Giugno 2018 14:29

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