Il dibattito che si sta sviluppando in questi giorni sul futuro di Piazza Duomo "merita un'attenzione adeguata, innanzitutto nelle opportune sedi comunali, al fine di evitare che tutto si riduca ad una gara d'immaginazione, senza gli essenziali elementi di valutazione tecnica ed amministrativa".
A dirlo è il consigliere comunale Lelio De Santis che aggiunge come "l'idea progettuale dell'arch. Maurizio Mucciale, sposata dal sindaco Pierluigi Biondi e dal collega Raffaele Daniele, è affascinante ma forse poco attuabile a L'Aquila, con un clima molto freddo e con gli spazi all'aperto poco fruibili. Penso, pertanto, che sarebbe da prendere in considerazione un'idea di progetto che privilegi le esigenze dei cittadini e la fruibilità della Piazza sempre, con il sole e con il freddo: immagino una Piazza così ampia e bella, contornata da monumenti e Chiese, coperta con un sistema di copertura solida, ma trasparente in modo tale da lasciare godere il contesto monumentale".
De Santis immagina, da una parte, banchi del commercio e, dall'altra, caffè letterari e biblioteche, giochi per bambini e spazi per anziani sempre utilizzabili; "una Piazza veramente tale, luogo di incontro e di vita sociale, salotto popolare che invita alla socialità, oggi purtroppo scomparsa".
Intanto, visto l'interesse "e il dibattito costruttivo" sviluppatosi in città a seguito della pubblicazione di parte del progetto, il primo cittadino e il presidente della Commissione territorio hanno ritenuto doveroso "aggiungere qualche altro elemento utile a chiarire ulteriori aspetti".
Innanzitutto, hanno ribadito come il progetto sia pervenuto dall'architetto Mucciola, "aquilano di origine, laureatosi al Politecnico di Milano, con successiva esperienza lavorativa a Tokio presso lo studio dell'archistar Kengo Kuma, e con attuale studio di architettura a Londra"; poi, hanno chiarito che "quella avviata è soltanto una fase di ascolto preliminare, che non rispecchia necessariamente la volontà dell'amministrazione di procedere in tal senso, ma ha lo scopo di stimolare l'interesse collettivo e il senso di appartenenza e d'identità dei cittadini".
Gli alberi sono importanti per rivitalizzare lo spazio pubblico e simboleggiano la vita e la rinascita della città intorno alla bellezza. "La reintroduzione di alberi nella piazza, oltre a riportare alla luce un elemento storico caratterizzante e importante per questo luogo assume, al presente, anche un valore altamente simbolico come segno di vita, rinascita e speranza per il futuro, attraverso una scenografia in continuo divenire con il mutare delle stagioni. Riteniamo che aprire al dibattito e recepire suggerimenti e proposte costruttive utili a migliorare il progetto sia parte di un percorso di partecipazione necessario per far riappropriare i cittadini aquilani dei loro luoghi più cari".
Altro aspetto che Biondi e Daniele hanno voluto ribadire è che il progetto, al momento, "prevede già spazi tra gli alberi abbastanza ampi per la sistemazione del mercato e per l'attraversamento dei mezzi, con la previsione di uno spazio centrale utile per la sistemazione di eventuali palchi. Ovviamente, la disposizione, che originariamente prevedeva la presenza di 99 alberi, come segno distintivo e simbolico della città, potrà essere ricalibrata per venire incontro a tutte le esigenze della città e delle attività da svolgere in piazza. E' comunque possibile prevedere, ad esempio, un maggiore spazio al centro per palchi ed eventi, e aprire coni visivi finalizzati a valorizzare la visione di monumenti storici che impreziosiscono la piazza. Inoltre, è previsto un sistema moderno che, attraverso degli imbuti in cemento, impedisca alle radici degli alberi di rovinare la pavimentazione della piazza che - si ribadisce - sarà interamente pedonale".
Nelle prossime settimane, verrà ulteriormente dettagliato il progetto che "includerà anche la valorizzazione degli splendidi palazzi storici che si affacciano sulla piazza".