Individuare gli uffici e la giusta assistenza nella rete di servizi sociali che il Comune garantisce sarà, da oggi, più facile. È stata stilata, infatti, la seconda edizione della Carta della cittadinanza Sociale. Uno strumento che, fornendo un’efficace comunicazione istituzionale circa le sedi, i numeri utili e i requisiti necessari per accedere al servizio, agevolerà il soddisfacimento delle richieste dell’utenza.
Partendo dal presupposto che i bisogni reali degli utenti sono profondamente mutati all’indomani del sisma, la Carta costituisce non solo una mappa aggiornata dei servizi tradizionali che il Comune dell’Aquila offre a suoi cittadini, ma anche una guida ai servizi sociali attivati solo a seguito del sisma. A questo riguardo, un’intera sezione è dedicata all’assistenza alla popolazione. Il percorso di realizzazione della Carta ha coinvolto tutte le realtà di associazionismo sociale presenti e molto attive nel territorio aquilano.
Presentata stamane in conferenza stampa, nasce, dunque, dalla collaborazione tra l’assessorato alle politiche sociali e quello all’assistenza alla popolazione e si ispira a un nuovo modello di welfare che metta al centro la fascia di popolazione più debole, che ha subìto maggiormente le conseguenze del sisma. Sulla necessità dell’interdipendenza tra i vari settori del Comune ha posto l’accento l’assessore alle Politiche di assistenza alla popolazione Fabio Pelini. “Per rispondere alle reali e mutate esigenze delle popolazione è necessaria una collaborazione stretta non solo tra gli assessorati all’assistenza alla popolazione e alle politiche sociali, ma anche tra tutte le associazioni sociali che contribuiscono all’offerta di servizi alla cittadinanza”. Pelini ha poi chiarito meglio il ruolo del suo assessorato nell’offerta di servizi. “Per quel che riguarda il mio settore, già nella delibera del luglio 2013, abbiamo previsto che settimanalmente il 30% degli alloggi liberi tra c.a.s.e. e map sia riservato alle cosiddette fragilità sociali. L’ordine di assegnazione segue una graduatoria che il settore al sociale settimanalmente va a compilare e che mette in evidenza parametri specifici che vanno dallo sfratto alla composizione del nucleo”.
Oltre all’allargamento dell’offerta dettata dalle necessità post-sisma, la carta presenta un’altra novità: l’inserimento di una guida delle attività comunali rivolte al mondo della Cultura. Tra queste, i due capisaldi sono la Perdonanza e i Cantieri dell’Immaginario, come ha ricordato l’assessora Betty Leone. “La cultura e il sociale sono due facce di una stessa medaglia. Oltre agli eventi più importanti, speriamo che l’offerta culturale sia sempre più ricca, nonostante ci siano obiettive difficoltà di finanziamento che investono tutto il territorio nazionale. Fortunatamente, però, all’Aquila possiamo contare su un tessuto civile attivo molto ricco fatto di tante associazioni sociali e culturali”. Non è mancato il riferimento di Pelini alla polemica sulla decisione di interrompere l’erogazione del Contributo di Autonoma Sistemazione in cambio dell’assegnazione di un alloggio map o nel progetto case: “ il CAS non è una forma surrogata di ammortizzatore sociale, serve per integrare un danno nell’abitazione in cui si dimorava, dunque, è una forma di assistenza alla popolazione. Prima quando non si poteva garantire un alloggio a tutti aveva senso, oggi invece deve essere sostituita dall’alloggio map o nel progetto case”.