Sabato, 15 Settembre 2018 18:16

L'Aquila: il soprano Gaia Mattiuzzi e il chitarrista Massimo Felici chiudono il Festival della chitarra

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Il concerto di chiusura del XXV Festival Internazionale della Chitarra realizzato dalla Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli” in collaborazione con l’Associazione Chitarristica Aquilana e l’Associazione Festival Internazionale della Chitarra è in programma domenica 16 settembre presso l’Auditorium del Parco con inizio alle ore 21.

In concerto due interpreti d’eccezione: il soprano Gaia Mattiuzzi e il chitarrista Massimo Felici.

In programma un ciclo di songs per voce e chitarra, l’op. 207 del compositore Mario Castelnuovo-Tedesco, al quale è stato dedicato l’intero Festival in occasione del cinquantesimo della morte. L’opera è intitolata “The Divan of Moses-Ibn-Ezra” ed è stata composta, appunto, su testi del poeta ebreo spagnolo del XI secolo.

Gaia Mattiuzzi, cantante di formazione classica, è attiva anche nell’ambito della musica jazz e contemporanea, svolge un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero e ha collaborato come solista con numerose formazioni orchestrali e cameristiche. Collabora stabilmente con alcuni artisti fra i quali il chitarrista Massimo Felici. Lui, aquilano di nascita, è un punto di riferimento per l’Associazione Chitarristica Aquilana e la stessa Associazione Festival Internazionale della Chitarra, attualmente docente al Conservatorio di Parma è uno dei principali interpreti della musica di Mario Castelnuovo-Tedesco. Infatti nella sua discografia spiccano il CD "Escarraman" (1995), contenente anche alcune opere in prima mondiale e l'integrale dei Concerti per chitarra e orchestra dello stesso compositore per l’etichetta olandese Brilliant (2005), che hanno suscitato reazioni entusiastiche da parte della critica internazionale.

Non è un caso che si sia scelto di chiudere il Festival dedicato a Mario Castelnuovo-Tedesco con il ciclo di Songs in programma: questa raccolta di liriche è considerata, infatti, quasi il suo testamento spirituale, strutturata in cinque sezioni ed un epilogo. Nella musica che accompagna i versi del poeta sefardita emergono in modo intimo tutti quei sentimenti di amarezza e disillusione che l’autore prova al termine della sua vita, molto a contrasto con la sua musica serena, spensierata e ottimista che avevano costituito la sua musica fino ad allora.

Info: 0862.24262 www.barattelli.itQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ultima modifica il Sabato, 15 Settembre 2018 19:38

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