Il turismo sostenibile rimane ancora centrale nelle politiche di sviluppo turistico delle Regioni.
È quanto emerso dal seminario nazionale sul turismo sostenibile organizzato dalla conferenza della Regioni al monastero Santo Spirito ad Ocre, nell'aquilano.
L'appuntamento abruzzese è stata l'occasione per le regioni italiane di fare il punto su un aspetto strategico importante della promozione turistica. "Nelle politiche regionali e nazionali - ha detto Giovanni Lolli, coordinatore degli assessori regionali - la componente del turismo sostenibile è ormai preponderante, a conferma di una precisa scelta fatta in questi anni. In realtà si sceglie il turismo sostenibile perché al turista conviene, perché riesce ad interpretare al meglio modelli di qualità della vita che orami sono entrati nel quotidiano di ognuno di noi".
La strada dunque appare tracciata: "domani - ha annunciato il coordinatore nazionale - incontrerò il ministro del Turismo Gian Marco Centinaio, al quale anticiperò che le Regioni sono pronte a redigere il decalogo del turismo sostenibile, frutto delle esperienze delle singole regioni ma anche delle risultanze che verranno fuori dal seminario di oggi".
Se da una parte le regioni in materia di turismo sostenibile hanno fatto una scelta decisa, sul fronte delle imprese turistiche molto c'è da lavorare. I dati forniti dall'Enit sugli investimenti in materia di sostenibilità non inducono all'ottimismo, anzi si registra un ritardo frutto anche di una generale diffidenza dell'imprenditore ad investire in chiave di sostenibilità. E' anche vero che la crisi degli ultimi anni ha bloccato ogni forma di crescita delle imprese, ma i tecnici dell'Enit hanno fatto capire che molto c'è ancora da fare sulla strada del turismo sostenibile. "Gli elementi essenziali del turismo sostenibile - ha aggiunto Lolli - vanno dalle eccellenze delle singole regioni fino alla rete delle infrastrutture turistiche che non sono solo le vie di collegamento ma anche le piste ciclabili, la sentieristica di montagna, i servizi in generale. Se riusciamo a crescere su questo fronte l'Abruzzo e le regioni hanno grande possibilità di incrementare il prodotto turistico e dare risposte al territorio".
In questo senso, l'Abruzzo ha mostrato anche incoraggianti segnali di novità a cominciare dalla sottoscrizione del Contratto istituzionale di sviluppo, il primo in materia turistica che viene fatto in Italia, e che interesserà tutto il comparto della montagna.