Si è tenuta stamani, nella sala Ipogea di Palazzo dell'Emiciclo del Consiglio Regionale, la conferenza stampa dedicata al progetto Nove Artisti per la Ricostruzione nel quale rientra l'anfiteatro al Parco del Sole che Beverly Pepper ha donato alla città dell'Aquila. Sono intervenuti alla conferenza stampa il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi, il presidente della Fondazione CARISPAQ Marco Fanfani, la soprintendente Alessandra Vittorini, Gianni Letta, il presidente del comitato d'onore del progetto Carmine Lopez, l'ideatrice e curatrice del progetto Roberta Semeraro e l'architetto Clemens F. Kusch.
Purtroppo, non sono stati molti gli aquilani intervenuti; eppure, parliamo di un'opera d'arte contemporanea d'importanza rilevante, che ha arricchito la nostra città in un riuscito dialogo tra antico e moderno con la Basilica di Santa Maria di Collemaggio.
Ad aprire l'evento il sindaco Pierluigi Biondi. “L’Aquila è una città in grande trasformazione che sta diventando e tornando bellissima. Ma la ricostruzione di luoghi pubblici e palazzi storici può dare il senso di quello che abbiamo passato solo se saremo in grado di lasciarne traccia anche fra tanti anni. Dobbiamo saper abbandonare talvolta il concetto di 'com’era dov’era' che è spesso la scelta più facile: il progetto Nove Artisti per la ricostruzione va in questa direzione. Punta a innalzare le coscienze e lo spirito di una comunità, creando un legame tra passato e futuro attraverso l'installazione di opere che stimolano la sensibilità di chi ha intrapreso, sin dalle prime ore successive al terremoto, un cammino tortuoso eppure esaltante". Il sindaco ha poi ribadito come l’opera di Beverly Pepper sia rispettosa del paesaggio e da esso abbia preso ispirazione. "Sulla città si stanno concentrando idee innovative non comuni: ricerca, arte, turismo, di cui daremo conto negli eventi che organizzeremo per il decennale dal terremoto”.
Fondamentale è stato il supporto della Fondazione CARISPAQ. In effetti, in un momento di empasse della realizzazione dell'opera, è stato l'intervento economico dell'istituzione a consentire il trasporto da New York a L'Aquila delle due sculture in acciaio corten poste all'ingresso del teatro. "Abbiamo voluto sostenere questa iniziativa – ha dichiarato Fanfani - perché il nostro contributo è andato ad una grande artista e al suo gesto di generosità nei confronti del nostro territorio. Un gesto che si è tradotto non solo nella progettazione di un'opera site specific, pensata proprio per il Parco del Sole dell'Aquila, ma anche nella sua presenza costante in città per seguire in prima persona l'andamento dei lavori. Siamo perciò molto soddisfatti di aver contribuito ad Amphisculpture. Ci auguriamo – ha concluso Fanfani - che la città continui ad apprezzare quest’opera e, soprattutto, che possa viverla ed utilizzarla nel futuro così come si prevede".
Anche Gianni Letta ha manifestato apprezzamento per l'opera di land art "che non solo rispetta l’ambiente ma lo esalta, creando un luogo in cui, come l’artista ha voluto, la popolazione possa raccogliersi per momenti di riflessione e meditazione ma anche di divertimento e cultura accanto alla ritrovata splendida Basilica di Collemaggio. L'Aquila - ha dichiarato - sarà una città in grado di conservare l’antico coniugando passato, presente e futuro”.
Beverly Pepper nel 'suo' anfiteatro
La soprintendente Alessandra Vittorini ha inteso ringraziare l'intero organico della struttura e del Mibact che lavora nel grande cantiere della ricostruzione in città e ha sottolineato come di recente siano stati restituiti alla popolazione tre luoghi importanti per i quali c'è grande desiderio di riappropriazione: la Basilica di Collemaggio, il Parco del Sole e il Palazzo dell'Emiciclo. "Questi tre grandi cantieri sono stati occasione di confronto e collaborazione tra enti diversi, e per il Parco del Sole abbiamo avuto l'opportunità di avere la capacità, la sensibilità e il garbo di Beverly Pepper che ha compiuto un'opera con una scelta di dialogo e di misura che può essere anche un esempio per altri territori".
Nel volume 'Ricostruire con l'arte', con la premessa di Pierluigi Biondi, la prefazione di Gianpaolo Scarante e l'introduzione di Clemens F. Kusch, l'autrice Roberta Semeraro ha raccontato le tappe fondamentali del progetto che hanno portato alla realizzazione della prima opera, l'anfiteatro; Semeraro ha sottolineato come sia importante, soprattutto quando si tratta di arte pubblica, lasciare una testimonianza scritta e consentire a tutti di comprendere le opere d'arte. In questo senso, l'architetto Kusch ha evidenziato come Beverly Pepper abbia saputo cogliere la necessità di recupero del senso di appartenenza a un luogo, che si va ad affiancare alla ricostruzione fisica della città. "L'opera non è narcisistica - come spesso accade nell'arte - ma pensata in funzione delle persone che ne fruiranno, conciliando bellezza e rispetto".
Al termine dell'incontro, è stato presentato il documentario con l'intervista alla scultrice firmato da Marco Zaccarelli e Luca Cococcetta. E proprio in piena proiezione, è giunta all'Emiciclo l'artista statunitense, conosciuta in tutto il mondo per le sue opere di land art, salutata da un caloroso applauso. Dunque, gli intervenuti si sono spostati al Parco del Sole per assistere allo spettacolo di danza moderna "Rinascita", di Raffaella Mattioli con Maurizio Di Rollo.
Il progetto Nove artisti per la Ricostruzione, oltre all'opera della scultrice americana, ha coinvolto anche lo scultore italiano Mauro Staccioli (scomparso a gennaio di quest'anno) e l'architetto, scultore e poeta giapponese Hidetoshi Nagasawa (venuto a mancare ad aprile). Staccioli ha donato alla città per piazza San Silvestro il suo progetto artistico dell'arco rovesciato, Hidetoshi Nagasawa il bozzetto del labirinto per il parco del Castello; Fanfani ha affermato che presumibilmente, nell'ambito del progetto di restauro del Parco del Castello a cura della Fondazione CARISPAQ, sarà accolto anche il progetto di Hidetoshi Nagasawa.