Interni ricercati ma anche informali, dall’inconfondibile impronta nordica; luci e colori pastosi, un ambiente ospitale che accoglie il visitatore con calore, stimolando la convivialità.
Un luogo ideale per il pranzo ma perfetto anche per sorseggiare un tè nel pomeriggio o bere un bicchiere di vino all’ora dell’aperitivo.
E’ lo stile che caratterizza La Sbarra, il nuovo caffè-bistrot che aprirà all'Aquila sabato 10 novembre.
Situato alla base della montagna di S. Giuliano, proprio all’imbocco del sentiero per la Madonna Fore, a gestirlo saranno Ingrid Van Eekelen, olandese da più di trent’anni trapiantata in Italia, e suo marito Amedeo Marchetti, che hanno curato personalmente e in ogni dettaglio anche il progetto di ristrutturazione dell’edificio (un vecchio stabile in disuso) e il ripristino dell’area circostante (un cortile abbandonato da anni) nonché tutto l’allestimento interno.
Un’opera certosina, durata quasi un anno, portata a termine affidandosi, per i lavori, a maestranze e artigiani locali e utilizzando, per gli esterni e gli arredi, quasi esclusivamente materiali riciclati o di risulta.
“E’ stata una scelta precisa” raccontano Ingrid e Amedeo “Dalle pietre che rivestono il locale alle finestre, dalle porte agli infissi fino ai mobili, che abbiamo trovato in varie parti del mondo e poi abbiamo restaurato, sono tutte quante materie e oggetti recuperati”.
Almeno per i primi tempi, La Sbarra sarà aperto tutti i giorni, tranne il martedì e la domenica pomeriggio, dalle 7 di mattina fino a sera.
Il locale - circondato da un ampio spazio esterno dotato anche di una piscina interrata - funzionerà da punto di ristoro per tutti i frequentatori della Madonna Fore (un’area che è sempre stata sprovvista di servizi) ma sarà un luogo adatto anche a consumare pranzi veloci e aperitivi o nel quale ci si potrà sedere a bere con calma un tè o un caffè, gustando, magari, uno degli speciali dolci preparati da Ingrid. Che, a chi le domanda se dopo tanti anni trascorsi qui si senta più italiana o olandese, risponde, sorridendo: “A dire il vero mi sento soprattutto aquilana”.