“Con la variazione di circa 200mila euro in assestamento di bilancio, che ho costruito assieme all’assessore al Bilancio e alla Sanità Silvio Paolucci e al direttore generale della Regione Vincenzo Rivera, rendiamo finalmente definitiva la scelta della Rems di Barete. Sono particolarmente soddisfatto, e ringrazio in particolare l’assessore Paolucci per avere risposto alle mie sollecitazioni, individuato le risorse e posto solide basi per il riconoscimento di una struttura che è una eccellenza sanitaria per l’Alta Valle dell’Aterno”.
Parole del consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci all’indomani del contributo approvato dal Consiglio regionale a beneficio della Rems di Barete.
Della vicenda ci siamo occupati diffusamente nei giorni scorsi [qui, l'approfondimento]: in sostanza, la Rems di Barete, in questi anni, era rimasta sospesa in una sorta di limbo, in attesa che la Regione rendesse definitiva la struttura a servizio di Abruzzo e Molise.
L’assessore Paolucci si è detto “orgoglioso del provvedimento perché questo governo regionale, recuperando il ritardo lasciato in eredità dalla destra, ha voluto fortemente realizzare la Rems in Abruzzo e in particolare a Barete mettendo in campo una struttura che ha guadagnato l’apprezzamento a livello nazionale. Con questo provvedimento rendiamo definitiva la scelta di Barete”.
L’assegnazione dei fondi regionali sblocca la possibilità di procedere con l’Accordo di programma interregionale con la Regione Molise e la successiva comunicazione di legge al Ministero competente, in modo da concludere l’iter che dia un assetto definitivo, liberando un cospicuo finanziamento statale e la possibilità di programmare azioni e investimenti, ad una struttura da più parti considerata tra le migliori d’Italia. La Rems di Barete è diventata anche un’importante voce economica dell’Abruzzo e dell’Alta Valle dell’Aterno, area colpita da ben due terremoti, quello del 2009 e quello del 2016. Ci lavorano infatti circa 30 persone tra personale medico, assistenti sociali, psicologici infermieri e operatori socio-sanitari. Significativo anche l’indotto sui fornitori di vari servizi e prodotti sul territorio.