Sindaci, amministratori ed esperti provenienti da realtà diifferenti tra loro, ma uniti dall'obiettivo comune di rendere le città più vivibili, sostenibili ed attrattive grazie alle opportunità fornite dalla tecnologia e l'innovazione hanno partecipato oggi a Bruxelles, nella sede del Comitato delle Regioni, al Mayor summit, organizzato nell'ambito del progetto europeo Digital Cities Challenge.
In quella sede il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, ha sottoscritto l'accordo di cooperazione finalizzato alla trasformazione digitale delle città. Ai lavori della riunione ha partecipato anche anche l'assessore alle politiche comunitarie del Comune dell'Aquila, Carla Mannetti.
Grazie al progetto 'DigitaL'Aq', messo in campo dai suoi uffici, in collaborazione con l'Università degli studi dell'Aquila, Gran Sasso Science Institute e Gran Sasso Acqua, il capoluogo abruzzese è stata l'unica città italiana inserita dalla Commissione europea nell'iniziativa finalizzata alla trasformazione digitale dei territori. Tra gli obiettivi dell'accordo, è riportato nel documento, l'attivazione di politiche finalizzate a "riqualificare la città e cooperare su nuovi modelli e partnership per sviluppare l'eccellenza, il know how e i talenti locali, sostenere l'imprenditorialità e la riqualificazione della forza lavoro. L'obiettivo finale è lavorare per la digitalizzazione dell'industria e lo sviluppo delle competenze digitali tra le Pmi, concentrandosi al tempo stesso su attività di interesse comune e di importanza strategica per le economie locali".
Nel corso del suo intervento, il primo cittadino ha ricordato che "L'Aquila, partendo da una situazione obiettivamente critica, sta mettendo in campo il coraggio di puntare sulle sfide del futuro, mantenendo al contempo ben salde le sue radici storiche e identitarie. La città, infatti, ha dovuto ripensare le proprie strategie di sviluppo facendo leva su un percorso di ricostruzione, non solo fisica, orientato all'innovazione, grazie anche alla presenza di istituzioni di prestigio internazionale, quali l'Università degli Studi dell'Aquila, la Scuola superiore di dottorato Gran Sasso Science Institute, l'istituto pubblico di alta formazione più giovane e più a sud tra i sei presenti in Italia, i laboratori nazionali del Gran Sasso, il centro di ricerca sotterraneo più grande del mondo, che mettono a disposizione le loro competenze per l'ideazione e la realizzazione di progetti complementari finalizzati alla definizione della città nuova".
Il sindaco ha ricordato alcuni tra i principali progetti attivati sul territorio in ambito scientifico e tecnologico - Dark side 20k, Nuses, Emerge, Incipit - e le innovazioni destinate a modificare l'assetto urbano cittadino, dichiarando in conclusione della sua relazione: "La partecipazione al programma Digital cities challenge, che vede L'Aquila unica città italiana tra le 15 prescelte nella prima call, rappresenta per noi proprio il referente esterno, che misura l'efficacia delle nostre politiche, che ci accompagna nel meglio definirle e indirizzarle, che ci consente di misurare i nostri avanzamenti in rapportmo ad atre città europee, che ci mette al risparo dal rischio dell'auto referenzialità".