La convenzione tra Fondazione Carispaq e Comune dell'Aquila era stata firmata il 2 agosto scorso; quattro mesi dopo, è stato sottoscritto il contratto con l'impresa aquilana Edilfrair per l'avvio del cantiere di riqualificazione urbana del Parco del Castello, un intervento da 1 milione di euro - 650 mila il costo effettivo delle opere previste da progetto - che dovrebbe concludersi in 170 giorni, entro la fine del mese di maggio.
Stamane, la firma: attorno al tavolo, oltre al presidente della Fondazione Carispaq Marco Fanfani e al titolare della Edilfrair Gianni Frattale, il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi, il vice sindaco Guido Quintino Liris, l'assessore all'ambiente Emanuele Imprudente, il segretario generale della Fondazione David Iagnemma, l'ingegnere Lucio Nardis della struttura tecnica comunale e la responsabile unica del procedimento Annalisa Moriante.
Questo primo lotto di lavori si articolerà in una serie di interventi che prevedono la manutenzione dell'esistente, ed in particolare dei percorsi battuti che verranno resi fruibili anche ai cittadini disabili, la sostituzione degli arredi, la piantumazione del prato e di siepi con la sistemazione delle alberature, la realizzazione di nuovi percorsi benessere e adatti agli ipovedenti, l'installazione di attrezzature ginniche e la riqualificazione dell'impianto di illuminazione a led; il secondo lotto di opere invece, non ancora affidato, riguarderà al sistemazione dell'area antistante l'auditorium del Castello donato alla città da Renzo Piano.
A sbloccare il progetto, risalente al 2008, l'innovativo articolo 20 del nuovo codice degli appalti che, di fatto, permette l'attuazione di interventi da parte di privati sul patrimonio pubblico. Una previsione normativa che, fino ad ora, è stata applicata soltanto a Lucca, per la riqualificazione della cinta muraria. In sostanza, la Fondazione Carispaq è subentrata al Comune dell'Aquila come soggetto attuatore dell'intervento e, così, si sono potuti superare gli ostacoli burocratici che, in Italia, rendono difficilissimo l'avvio di opere pubbliche, "con una maggiore velocità nell'affidamento e nella realizzazione degli interventi" ha chiarito il segretario generale Iagnemma. Tra l'altro, la Fondazione - nel garantire la disponibilità finanziaria - si è potuta avvalere del così detto 'Art Bonus', una misura agevolativa sotto forma di credito d'imposta introdotta per favorire, appunto, le erogazioni liberali a sostegno della cultura.
"Si tratta di un passaggio fondamentale per la città", le parole del sindaco Biondi; "intorno al Parco del Castello, si è ritrovata la comunità aquilana. Questo è un pezzo di ciò che sta diventando L'Aquila, di ciò che sarà: una città bellissima. Ed in questo senso, la Fondazione Carispaq assolve un ruolo fondamentale". Anche il presidente Fanfani ha voluto sottolineare l'importanza dell'intervento per la comunità, "uno dei più significativi tra i tanti che abbiamo finanziato: il Parco è un punto di riferimento per la città, e per ogni fascia generazionale, dai più piccoli agli adulti. Ci siamo avvalsi della novità normativa introdotta dall'articolo 20: abbiamo già manifestato all'amministrazione la nostra disponibilità di sfruttare le possibilità che il nuovo codice degli appalti offre per realizzare altri progetti".
In questi mesi, il parco resterà comunque fruibile: "lavoreremo per settori - ha assicurato Frattale - così da non dover precludere l'accesso all'area. Per noi, è un piacere lavorare alla riqualificazione di un parco così importante per la vita comunitaria cittadina".
Con l'avvio dei lavori, ha concluso l'assessore Imprudente, "completiamo il disegno di recupero delle aree verdi del centro città: il parco del sole, la villa comunale, i giardini di viale Collemaggio e, appunto, il parco del Castello; ora, ci sposteremo su aree di pari valore ambientale e identitario, nelle zone più periferiche della città".