Sono stati premiati i vincitori della diciassettesima edizione del Premio "Guido Polidoro".
La cerimonia si è tenuta a Palazzo dell'Emiciclo alla presenza di Stefano Pallotta (Presidente Odg Abruzzo), Giuseppe Di Pangrazio (Presidente del Consiglio regionale dell'Abruzzo), Carlo Verna (Presidente nazionale dell'Ordine dei giornalisti) e Nicola Marini (Tesoriere del Consiglio nazionale dell'Ordine).
Il primo premio è stato aggiudicato al giornalista Giampiero Di Federico, il secondo a Ivan Masciovecchio mentre il terzo a Piero Papa.
La giuria ha assegnato riconoscimenti ai giornalisti Mattia Fonzi (Virtuquotidiane.it), Silvana Ferrante (Rai Abruzzo) e Anna Di Giorgio (Rete8).
Su indicazione del Consiglio dell'Ordine dei giornalisti d'Abruzzo il Premio alla carriera è stato assegnato ad Attilio Cecchini.
La giuria del Premio è composta da Walter Capezzali, Marina Marinucci, Giampaolo Arduini, Angela Ciano e Luca Marchetti.
Il Premio, organizzato dall'Ordine dei Giornalisti d'Abruzzo, con il contributo della Fondazione Carispaq, del Consiglio regionale d'Abruzzo e dalla Bper, si articola in un'unica sezione dotata di un primo premio costituito da un assegno di 1.500 euro, di un secondo premio di 1000 euro e di un terzo premio di 500 euro.
Di Pangrazio: "Una norma a tutela del mondo dell'infomazione"
"Quest'anno siamo particolarmente felici di ospitare nelle nostre strutture il Premio Guido Polidoro, per ricordare un uomo che aveva una profonda conoscenza del 'suo' Abruzzo. Un giornalista onesto intellettualmente con una passione a tutto campo, dall'informazione alla cultura. Una figura autorevole che ha valorizzato la buona informazione e il cui ricordo resta vivo attraverso l'organizzazione del Premio".
Lo ha affermato Giuseppe Di Pangrazio, che ha poi aggiunto: "Sono grato all'Ordine dei giornalisti d'Abruzzo e a tutti coloro che hanno partecipato al premio, compresi coloro che non sono stati premiati, per il lavoro quotidiano che svolgono ogni giorno al servizio dei cittadini. Un lavoro compiuto tra mille difficoltà, fatto di ansie e precarietà, di mancanza di tutele e scarsa considerazione. Alla luce della grave crisi che sta investendo il mondo dell'informazione trovo giusto il richiamo del Presidente Carlo Verna e ritengo sia sempre più urgente l'approvazione di una norma in favore del mondo della stampa e della editoria regionale".
Verna: "Tesserino da giornalista alla memoria di Antonio Megalizzi"
"Difendere l'ordine dei giornalisti e la libertà di stampa". Sono state le prime parole pronunciate dal presidente nazionale dell'Ordine dei giornalisti, Carlo Verna, dopo l'annuncio della morte di Antonio Megalizzi, il reporter tristemente scomparso a causa dell'attentato di Strasburgo.
"A Megalizzi riconosceremo il titolo di giornalista professionista – ha annunciato Verna - così come avvenuto con Giovanni Battiloro, morto a seguito del crollo del ponte Morandi".
Successivamente, Verna si è soffermato sulla figura di Polidoro sottolineando che: "Avrei voluto conoscere Guido, una figura autorevole, il 'capo', il maestro di tanti cronisti che ha svolto il suo lavoro con grande onestà d'animo e intelletto".
Il presidente dell'Ordine ha poi annunciato gli elementi essenziali della futura riforma della professione, delineando la possibilità di una formazione che "parta dalle università o dalle scuole di giornalismo e poi passi dalle redazioni".
"Abbiamo bisogno di nuovi maestri – ha spiegato Verna – capaci di riscoprire l'entità morale e filosofica della professione, che sappiano rimettere al centro il principio sempre valido secondo cui il giornalismo è fatto per i governati e non per i governanti".