Ricorderete che, oramai un anno fa, l’amministrazione comunale era stata costretta a chiudere la scuola primaria di Preturo che aveva riportato indice di vulnerabilità pari a 0. Ebbene, l’inizio del prossimo anno scolastico, se tutto procederà come previsto, la scuola primaria dell’istituto comprensivo ‘Rodari’ – oggi ospitata nel 'muspino' di Sassa – tornerà nella frazione aquilana, ed in particolare nello stabile di proprietà dell’Ater accanto alle case popolari, laddove erano ospitati, fino a qualche tempo fa, alcuni uffici regionali. Parliamo di una struttura di oltre 700 metri quadrati, su due piani, che versa in stato d’abbandono.
A darne notizia è stato il vice sindaco del Comune dell’Aquila con delega alle Opere pubbliche, Guido Quintino Liris, che stamane ha tenuto una conferenza stampa con il capogruppo di ‘Insieme per L’Aquila’ Roberto Jr Silveri, il commissario dell’Ater Gianvito Pappalepore, la dirigente scolastica del ‘Rodari’ Monia Lai, il dirigente alle Opere pubbliche Mauro Bellucci, il responsabile unico del procedimento Berardino Tarquini, il dirigente al patrimonio Tiziano Amorosi e l’architetto Francesco Montazzoli che ha curato il progetto preliminare.
“Appena chiusa la scuola primaria di Preturo, su sollecitazione costante del consigliere Silveri ci siamo subito messi all’opera per trovare una soluzione; avevamo contezza della presenza di uno stabile Ater non utilizzato e, dunque, abbiamo proceduto con uno studio di fattibilità per verificare se lo stabile potesse essere funzionale ad un utilizzo scolastico”, ha spiegato Liris. A valle di diversi sopralluoghi alla presenza dell’istituzione scolastica, si è potuto evincere che l’edificio, in effetti, poteva essere adatto; dunque, “abbiamo verificato la vulnerabilità sismica dello stabile che è risultata del 61.5%, superiore allo 0.6, approntando, infine, il progetto preliminare. Contiamo di istruire a breve il progetto definitivo affinché l’Ater possa procedere con la gara per l’affidamento dei lavori. L’obiettivo è di riaprire la primaria a Preturo con l’inizio del prossimo anno scolastico, a settembre 2019”.
I soldi ci sono, circa 300mila euro destinati ai lavori con un emendamento presentato da Silveri nell’ultima variazione di bilancio approvata dal Consiglio comunale. “Con l’Ater – ha tenuto ad aggiungere Liris – abbiamo avviato una discussione su più fronti e di questo ringrazio il commissario Pappalepore; è chiaro che una parte dell’importante patrimonio immobiliare del Comune potrebbe essere messo a disposizione dell’Ater qualora si decida di non ricostruire alcuni degli alloggi di edilizia economica e popolare danneggiati dal terremoto”. In questo senso si agirà per l’edificio di Preturo, con una sorta di ‘permuta’ con alcuni alloggi acquisiti a patrimonio dall’Ente.
“Per noi è fondamentale stabilire rapporti di collaborazione con i Comuni”, ha convenuto Pappalepore; “l’Ater riveste un ruolo importante di natura sociale, garantendo il diritto, fondamentale, all’abitare. In questo senso, speriamo di poter offrire una risposta complessiva inserita nel contesto più ampio della ricostruzione così da dare risposta ai bisogni delle famiglie che hanno diritto ad un alloggio popolare. D’altra parte, anche rifunzionalizzare contenitori utilizzati, come l’edificio di Preturo, rappresenta una risposta ad un bisogno sociale”.
A breve verrà sottoscritta una apposita convenzione per mettere nero su bianco l'impegno di Ater e Comune.
I lavori necessari all’adeguamento dell’edificio non interesseranno la parte strutturale, ha chiarito l’architetto Montazzoli; “il progetto preliminare attiene alla riorganizzazione spaziale interna. Al piano terra verranno realizzate due aule per 20 bambini, un’aula docenti con biblioteca, i servizi ed uno spazio polifunzionale al centro dell’edificio che fungerà anche da mesa, con una stanza destinata allo sporzionamento. Al primo piano, invece, troveranno spazio altre due aule, una per 24 e l’altra per 26 alunni, anche qui con uno spazio al centro per le diverse attività didattiche e formative. In totale, la scuola potrà ospitare 114 studenti con i servizi previsti dalla normativa vigente. Sono state già verificate le uscite di sicurezza, verrà resa a prova di fumo la scala”.
Come nel precedente edificio, però, non ci sarà una palestra a servizio dei ragazzi e delle ragazze. “C’è un grandissimo spazio esterno”, hanno sottolineato Liris e Silveri, “e stiamo ragionando alla realizzazione di una struttura temporanea, leggera, magari in legno, da adibire a palestra”.
“Preturo ha una sua identità, le scuole del primo ciclo debbono restare come presidio sociale e culturale”, ha tenuto ad aggiungere la dirigente scolastica Lai; “si è parlato di accorpamento con le scuole di Sassa, in questi mesi, ma per noi è fondamentale che la primaria torni a Preturo. Inoltre, l’accorpamento sarebbe impensabile: nel 'Muspino' ci siamo dovuti stringere, adeguare ad una situazione d’emergenza, adibendo a classi la biblioteca e gli spazi laboratoriali. La soluzione individuata andrà a migliorare la difficile situazione attuale. La struttura è adeguata ad accogliere una piccola scuola, avremo gli spazi adeguati alle esigenze quotidiane dei bambini e dei docenti”.