In questi giorni "sta esplodendo il bubbone 'Perdonanza 2018', riguardante il mancato pagamento degli artisti che si sono esibiti nell’estate scorsa e che avevano fatto gridare al 'miracolo artistico' il sindaco Pierluigi Biondi e l’assessora alla cultura Sabrina Di Cosimo. Dopo le bugie sull’effettivo costo della manifestazione, oggi si rifugiano in un 'assordante' silenzio, lasciando al Comitato Perdonanza le responsabilità e la necessità di un intervento pubblico giustificativo; comportamento pavido e meschino".
L'affondo è di Giustino Masciocco, capogruppo di Articolo 1 in Consiglio comunale, che giusto quattro mesi fa, a chiusura della 724^ edizione della Perdonanza, aveva denunciato come l'evento fosse costato 700mila euro, più o meno il doppio di quanto dichiarato.
Masciocco spiega che gli artisti, in realtà, dovranno aspettare ancora, almeno fino alla "presentazione della rendicontazione da parte del Comune dell’Aquila per ottenere i trasferimenti ottenuti attraverso il programma Restart"; d'altra parte, la Giunta ha approvato a dicembre il bilancio preventivo della manifestazione che si era conclusa quattro mesi fa. "Non è possibile ottenere un’anticipazione da parte delle casse comunali (come peraltro qualche scienziato del Comitato pretendeva) in quanto è preclusa sia da una delibera di Giunta che dalle norme che regolano la contabilità pubblica", ha aggiunto Masciocco.
In effetti, "la rendicontazione sulle spese effettuate riguardanti le manifestazioni della Perdonanza e dei Cantieri dell’Immaginario, saranno sottoposte al vaglio dell’Ente che ha stanziato le somme relative, e soltanto dopo un’accurata verifica, si disporranno i trasferimenti promessi. Ma di tutto questo al sindaco Biondi interessa poco - la stoccata del capogruppo di Articolo 1 - egli è impegnato, pancia a terra, nella campagna elettorale per le regionali convinto di essere il candidato Presidente per il centrodestra: vi prego, qualcuno gli dica che Giorgia Meloni ha scelto Marco Marsilio".