L'assessorato alle Politiche sociali del Comune dell'Aquila, e così l'assessorato alla cultura, sono inaccessibili ai disabili.
La denuncia è di Massimo Prosperococco e Adriano Perrotti che, stamane, hanno mostrato come gli uffici, trasferiti da via Rocco Carabba in via Aldo Moro, non possano essere raggiunti da chi è in carrozzina. Sebbene vi siano parcheggi dedicati e lo scivolo all'ingresso, l'ascensore che dovrebbe condurre ai piani superiori non è a norma, le porte sono troppo strette per consentire l'ingresso delle sedie a rotelle e, dunque, la barriera architettonica è insormontabile per chi volesse raggiungere gli assessorati.
"Questa non è una sede inclusiva", l'affondo di Prosperococco e Perrotti; "non capiamo davvero la decisione dell'Ente di trasferire qui gli uffici dell'assessorato alle Politiche sociali, che dovrebbe essere particolarmente sensibile a queste tematiche, stante la disponibilità di altri edifici di proprietà comunale - in viale Nurzia e in via Avezzano, per esempio - che, al contrario, sono accessibili. E' stata istituita la figura del disability manager: come mai non si è interessato a questa problematica?".
Dunque, l'appello al sindaco: "La sede non è inclusiva: chiediamo che le barriere vengano rimosse o che, in alternativa, l'assessorato possa essere trasferito in una sede agibile per tutti".
"Sono davvero incredulo", l'affondo di Perrotti; "non possiamo raggiungere un assessorato che dovrebbe occuparsi delle nostre esigenze".
"Giustissimo mettere in campo delle azioni, come l'acquisto del sollevatore per la piscina - ha proseguito Prosperococco - ma non possono limitarsi ad interventi spot: bisogna implementare una politica strutturata. In una città in ricostruzione, dovrebbe esserci una maggiore attenzione alle barriere architettoniche, in particolare nella casa comunale e, di più, in questo assessorato".
Una sede non inclusiva per un disabile non lo è, ugualmente, per una persona anziana che ha problemi di deambulazione o per i non vedenti, per esempio, stante l'assenza di indicazioni braille all'esterno. "Non è accettabile", ha ribadito Prosperococco. "Il sindaco Pierluigi Biondi è consapevole che la disabilità è una condizione di salute in un ambiente sfavorevole: come in questo caso, è l'ambiente che crea la disabilità perché fa da barriera alla possibilità che tutti i cittadini possano usufruire dei servizi comunali", ha concluso Perrotti. Per questo, "il primo cittadino intervenga, ed intervenga in fretta".
In campagna elettorale, e in questo primo scorcio di legislatura, Biondi ha insistito molto sul concetto di città inclusiva; in occasione della giornata internazionale delle persone con disabilità, che si celebra il 3 dicembre, aveva spiegato come l'amministrazione avesse messo in campo "diverse azioni su questo tema così delicato e importante. A partire dalla istituzione del Disability manager, che opera in costante collaborazione con le associazioni rappresentative di persone con disabilità sul nostro territorio; è in fase di redazione, poi - aveva aggiunto il sindaco - il primo Peba, Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, per favorire l’adozione di soluzioni innovative per l’accessibilità nella ricostruzione degli edifici comunali nell’ottica di una completa fruibilità. A breve, infine - la promessa - sarà attivato un corso di formazione in 'universal design' che stiamo organizzando in accordo con tutti gli ordini e i collegi professionali provinciali, mentre solo qualche giorno fa si è costituito il tavolo tecnico per la gestione delle problematiche della mobilità delle persone con disabilità".
Parole che si scontrano, però, con la realtà quotidiana, di tutti i giorni, e con decisioni come il trasferimento dell'assessorato alle Politiche sociali in un edificio non fruibile dalle persone con disabilità che lascia davvero perplessi.
Biondi e Bignotti: "Sede provvisoria degli uffici dispone di due sportelli di front office al piano terra"
"Si ricorda, come già più volte evidenziato ai referenti di alcune associazioni di categoria, che la sede provvisoria degli Uffici 'Politiche per il benessere della persona', situata in via Aldo Moro, dispone di due sportelli di front office ubicati al pian terreno dello stabile, proprio per venire incontro alle esigenze dell'utenza, in particolare a quella con ridotta capacità motoria".
E' quanto hanno dichiarato il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi e l'assessore alle Politiche sociali Francesco Cristiano Bignotti.
"La sede – hanno proseguito il sindaco e l'assessore - dispone altresì di ascensori la cui capienza consente l'accesso di sedie a rotelle. Nel caso in cui, tuttavia, la dimensione delle stesse eccedesse la capacità di carico vi è la disponibilità, da parte del personale del settore, di raggiungere il front office, già di per sé in grado di fornire tutte le informazioni del caso, per poter interloquire con l'utenza che rappresentasse tale necessità, come avvenuto, da ultimo, stamane. È inoltre in corso di definitivo allestimento una sala da destinare a incontri con le categorie dell'utenza, dotata di una capacità di accoglienza ancora superiore a quella dello stesso front office".
Biondi e Bignotti hanno inteso sottolineare che la scelta relativa all'ubicazione degli uffici discende dalle esigenze di contrazione delle spese per fitti passivi, "consentendo all'ente un risparmio di ben 130mila euro su base annuale e di 800mila euro su base pluriennale, a fronte della quale si è deciso di ovviare, secondo le modalità sopra esposte, alle caratteristiche strutturali dello stabile, preferendo impiegare tali somme per progetti a sostegno della disabilità e per interventi sul sociale. L'Amministrazione comunale – hanno concluso Biondi e Bignotti - lavora quotidianamente per l'abbattimento delle barriere architettoniche e per una piena inclusività a livello urbanistico e strutturale, in ossequio ad una priorità strategica che si è data già in fase di programma di governo e che ha visto, tra le altre cose, l'istituzione, per la prima volta nella storia del Comune dell'Aquila, di una struttura di Disability Manager, operante quotidianamente a stretto e continuo contatto con l'associazionismo di settore".