Giovedì, 21 Febbraio 2019 12:59

B&B, titolari contestano delibera di riordino. La replica della Regione

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La delibera di Giunta regionale 1060/2018, approvata il 31 dicembre scorso, ha messo in subbuglio il settore dei bed and breakfast, con i titolari delle strutture sul piede di guerra per un provvedimento, hanno denunciato, assunto "senza la dovuta concertazione di larga parte delle strutture, ma solo ed esclusivamente con incontri con una associazione che non rappresentava la maggioranza degli operatori".

Il riferimento è all'associazione Abruzzobnb, da poco costituita per offrire un "punto di riferimento sia normativo che di promozione ai gestori che operano in Regione".

Di fatto, la delibera - nel recepire la Direttiva CE 852/2004 - "trasforma tutti i B&B, senza alcuna distinzione, in esercizi di impresa alla stregua di bar, ristoranti, hotel imponendo così una serie di adempimenti (oltre quelli già previsti) sia burocratici che strutturali: effettuazione di corsi di formazione, particolari adeguamenti delle cucine, obbligo di compilazione del piano di autocontrollo e altro ancora", sottolineano gli operatori.

Tutti adempimenti che, oltre a determinare l'incremento dei costi, non proporzionati al regime dell'attività dei più, "comportano l'assunzione di vincoli che risultano incompatibili con la maggior parte dei B&B, per i quali esiste già una normativa di riferimento, la legge Regionale istitutiva del 2000".

La delibera - ribadiscono inoltre i titolari delle strutture - andrebbe in contrasto proprio con quanto riferito sulla legge Regionale di settore che permette l'attività a conduzione familiare, quindi non in regime d'impresa (tant'è che la maggior parte opera senza partita Iva), "come invece questa delibera vuole imporre. Procedere in questa direzione significherebbe penalizzare la piccola ma fondamentale economia legata ad un turismo sostenibile tipico delle zone interne e di quelle terremotate".

La questione è stata già affrontata e risolta dalla Regione Veneto, dalla Sardegna e da altre regioni, le cui normative stabiliscono intanto che non sono soggette alle prescrizioni CE quelle strutture che di fatto sono a conduzione familiare e non imprenditoriali, dando poi la possibilità di somministrare, oltre agli alimenti standard per la colazione continentale, anche dolci preparati in casa come torte, biscotti e tipicità del territorio. Dunque, "il gruppo informale B&B Abruzzo a breve presenterà in Regione la richiesta di revisione della normativa approvata e di apertura di un tavolo di lavoro con tutte le parti interessate, al fine di scongiurare il sicuro danno al comparto a all'intero settore turistico regionale, in particolare quello dei territori interni e del cratere sismico le cui strutture, con questa delibera, rischiano la chiusura".

Il Dipartimento Turismo, Cultura e Paesaggio di Regione Abruzzo, tuttavia, ha inteso fare chiarezza sul contenuto della contestata delibera, ai fini della sua corretta applicazione. Spiegano gli uffici: "la Deliberazione di Giunta regionale non prevede la trasformazione dei Bed and Breakfast in esercizi di impresa ma include le attività di B&B tra quelle soggette a Notifica ai fini delle registrazione prescritta dal Regolamento CE/852/2004. La Regione Abruzzo, analogamente a quanto già disciplinato in altre regioni per i B&B non imprenditoriali, unica tipologia prevista nella nostra normativa, in attuazione dell’Accordo Stato - Regioni del 29 aprile 2010, ha previsto l’obbligo di registrazione per tali attività nonché la conoscenza generale delle norme di igiene, supportata da adeguata formazione di base, da parte degli operatori e la predisposizione di un documento di autocontrollo semplificato".

La registrazione avviene mediante presentazione del Modello NiAS (Notifica ai fini della registrazione) al SUAP territorialmente competente che lo trasmette alla ASL, allo scopo di consentire all’autorità sanitaria di conoscere la localizzazione e la tipologia di attività, per l’organizzazione dei prescritti controlli.

"L’attestato viene rilasciato in esito a un corso di formazione base di n. 5 ore in merito alle corrette prassi di sicurezza alimentare, organizzato dai Servizi Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) dei Dipartimenti di prevenzione delle ASL ovvero dalle Associazioni di categoria, previo riconoscimento ai sensi della DGR 463/2007", chiariscono gli uffici regionali. "Il possesso di specifici titoli di studio indicati nella richiamata DGR 463/2007 esonera dalla frequenza di tali corsi; in tal caso è necessario rivolgersi direttamente al SIAN. Non è prescritta alcuna modifica strutturale della cucina".

L’atto approvato fornisce gli indirizzi regionali definiti e concordati tra i competenti Servizi regionali del Dipartimento per la Salute ed il Welfare e del Dipartimento Turismo, Cultura e Paesaggio, prevedendo una applicazione omogenea su tutto il territorio regionale della normativa e superando le diverse modalità con cui hanno operato i SUAP in assenza di un indirizzo regionale. "Si tratta di un atto dovuto anche in seguito ai controlli effettuati sui B&B dalle autorità preposte nella stagione estiva 2018 che hanno comportato l’applicazione di pesanti sanzioni a loro carico. L’atto di indirizzo è diretto a tutelare i B&B, attraverso l’individuazione di regole certe per l’esercizio dell’attività e a garantire una maggiore tutela dei turisti".

Infine, il Dipartimento ha ribadito che la delibera di Giunta regionale "è stata approvata in seguito a un percorso di condivisione che ha visto il coinvolgimento delle strutture regionali, dei referenti del gruppo regionale dei SUAP per l’aggiornamento della modulistica unica regionale concernente il modello NiAS, nonché dell’Assessorato regionale che ha avuto interlocuzioni sia con l’Associazione Abruzzobnb, in rappresentanza di molti B&B regionali, che con gli operatori presenti nell’incontro pubblico tenutosi a Teramo lo scorso mese di novembre". 

Ultima modifica il Giovedì, 21 Febbraio 2019 14:15

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