Mercoledì, 27 Marzo 2019 10:20

Resistenze: due artisti aquilani si interrogano sul processo di rielaborazione del lutto

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Resistenze è una mostra che vede interpreti due artisti aquilani che, con diverse esperienze e avendo avuto riconoscimenti e formazione in ambito nazionale e internazionale, si interrogano sul processo di rielaborazione del dolore, e cercano di raccontare con le immagini, non solo i patimenti e le perdite, ma soprattutto quanto è possibile ritrovare, attraverso percorsi che sono quelli della conoscenza, della vita interiore, ma anche quelli della natura e del confronto con gli avvenimenti.

Dalle prime tre sezioni, il destino, il dolore e la riflessione, si arriva alla primavera, intesa ancora come preparazione di un risveglio.

Con diverse tecniche, in formati che vanno dal molto grande al piccolo, Emanuele Giacco e Davide Serpetti espongono i simboli che incarnano questi processi: il destino è la corda o il manichino, il dolore è fisico ma è anche paura e incapacità di prevedere la natura e gli agguati. Come uscire dalla predestinazione dal dolore. L'uomo non lo sa, ma può chiudersi e riflettere, così le immagini della mostra si fanno eroi solitari chiusi in loro stessi, guardiani o guerrieri. La resistenza è rinnovamento, svegliarsi a primavera, dopo aver visitato i luoghi sconosciuti e sotterranei e aver recuperato una forza nuova. L'occhio spazia tra colori che a volte sono vivi e forti, a tratti si sfumano e si ammorbidiscono. Le tecniche diverse, così come la resa stilistica, danno all'esposizione una particolare incisività, come se, calandosi in queste vie di resistenza e di paura, la visione si confondesse, cercando nella pittura un'ottimale descrizione per l' emozione.

La mostra è promossa dalla Associazione Culturale NOT TO BE in collaborazione con la Associazione Musicale Concentus Serafino Aquilano, che hanno supportato la manifestazione, che anticipa gli eventi previsti per il decennale, guardando espressamente a due giovani artisti locali per nascita, ma aperti a molteplici esperienze italiane e internazionali, al fine di creare una collaborazione pubblica e privata a vantaggio della cultura.

La sede prestigiosa del Palazzo dell’Emiciclo, messa a disposizione dalla Regione Abruzzo, e la lungimiranza delle istituzioni pubbliche, si coniugano con lo sforzo di partner e sostenitori, cosicché si crei un evento di risonanza, non solo a livello territoriale, ma in grado di attrarre un pubblicodi collezionisti e di amanti della cultura, per fare circuito, rete e diffusione. La mostra è a cura di Monica Di Paola, con contributo di Marina Mattei.

Sarà inaugurata il prossimo 29 marzo alle ore 18.00 e resterà aperta dal 30 marzo al 2 aprile dalle ore 10.00 alle ore 22.00. Ingresso libero Per info contattare Monica Di Paola cell. +39 339 5787066.

Ultima modifica il Mercoledì, 27 Marzo 2019 13:21

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