Il Cammino nelle Terre Mutate è il primo itinerario escursionistico solidale d'Italia.
Un viaggio da Fabriano all'Aquila lungo il sistema di faglie che dal 1997 a oggi ha sconvolto e "mutato" l'Appennino Centrale, all'interno di due tra i più importanti Parchi nazionali italiani: il Parco nazionale dei monti Sibillini e il Parco nazionale del Gran Sasso e dei monti della Laga.
Il percorso si snoda lungo 250 km, in 14 tappe e attraversa luoghi di splendore naturalistico e numerose città d'arte e spiritualità come Fabriano, Norcia, Matelica e Camerino. L'itinerario è stato messo a punto dall'associazione Movimento Tellurico, da APE-Associazione Proletari Escursionisti-sezione di Roma e da Federtrek.
La guida è a firma di Enrico Sgarella, fondatore di Movimento tellurico e ideatore della Lunga Marcia per l'Aquila, quest'anno alla settima edizione, trekking di solidarietà a sostegno della ricostruzione del capoluogo abruzzese e delle zone colpite dal terremoto tra il 2009 e il 2016/2017.
Il Cammino nelle Terre Mutate sarà presentato il 4 aprile a L'Aquila (appuntamento alle 18.30 al presidio Fatti di Memoria, in Via Verdi 6), a dieci anni dal terremoto. A seguire sarà proiettato il docufilm Io prometto, della giovane regista aquilana Cecilia Fasciani, dedicato alle esperienze di resistenza e resilienza di quattro donne che hanno attraversato l'esperienza traumatica del terremoto.
L'Aquila, Campotosto e Ussita sono i luoghi in cui Antonietta, Assunta, Patrizia e Valentina portano avanti la propria lotta personale, civica e politica per dare un senso alla propria vita. La Casa delle Donne di L'Aquila e il Laboratorio di tessitura a mano di Assunta a Campotosto rappresentano incubatori di senso dopo che la scossa sismica ha lasciato devastazione e il tempo sembrava essersi fermato, congelato. Le macerie sono ancora lì, ma «io prometto di non mollare» dice Valentina.