Tantissimi cittadini, nonostante la pioggia, hanno partecipato alla passeggiata "NO alle concessioni, SÌ alla spiaggia libera alla stazione di Tollo e alla sua biodiversità" svoltasi stamattina ad Ortona durante la quale sono state segnalate con picchetti, corde e cartelli la rarissime piante dunali e le zone di nidificazione del Fratino.
In pochi giorni sta crescendo la mobilitazione contro la scelta del Comune di Ortona di rilasciare ben 8 nuove concessioni balneari temporanee oltre alle 2 già esistenti in un'area di elevatissimo pregio ambientale e paesaggistico, con presenza di specie di piante protette dalla Legge regionale 45 del 1979, dal verbasco al giglio di mare, e di specie animali tutelate a livello europeo dalla Direttiva 147/2009 come il Fratino, uccello ormai rarissimo e protetto, almeno sulla carta, allo stesso livello dell'Aquila reale.
I tanti partecipanti hanno aiutato i volontari del neonato gruppo "Dune Bene Comune" ad avviare una delimitazione delle aree dunali come si fa in tantissimi luoghi d'Europa e che in realtà sarebbe compito delle autorità garantire vista la rarità di questi ambienti in Abruzzo dove il 90% della costa è ormai antropizzata. La presenza di concessioni determinerebbe un progressivo depauperamento dell'ambiente dunale a causa del calpestio, dell'occupazione fisica delle aree e di altri interventi scorretti (dalla pulizia meccanica al semplice disturbo che causerebbe l'abbandono dei nidi di fratino), cose che purtroppo accadono puntualmente nelle aree date in concessione.
"In questi giorni, stiamo registrando una vera e propria indignazione verso la scelta del Comune di Ortona, con la nostra pagina facebook in continua crescita (in una settimana siamo a oltre 2.000 mi piace) e tantissimi messaggi di persone che vogliono impegnarsi come accaduto stamattina", spiegano gli attivisti. "A nostro avviso il comune di Ortona dovrebbe agire ora con il buon senso, ritirando in auto-tutela l'avviso visto che le concessioni non sono ancora partite. Ovviamente attueremo tutto ciò che è democraticamente possibile fare per scongiurare che la bellezza di questa meravigliosa spiaggia sia persa per sempre".