La Commissione territorio del Consiglio regionale, presieduta da Manuele Marcovecchio, ha espresso parere favorevole a maggioranza - 15 voti favorevoli e 13 astensioni - sul progetto di legge che riguarda il recupero e la valorizzazione dei trabocchi sulla costa abruzzese.
"Sono soddisfatto del lavoro di approfondimento di istruttoria svolto oggi dalla Commissione – ha dichiarato Marcovecchio – che rappresenta il primo passo verso un intervento organico per una legge di settore. In particolare, ringrazio l'assessore Nicola Campitelli per il necessario supporto ricevuto ed i colleghi dell'opposizione per l'apprezzabile condivisione di alcuni emendamenti discussi".
Il Consigliere della Lega Fabrizio Montepara, primo firmatario del disegno di legge, ha aggiunto: "Finalmente abbiamo dato una risposta ai poli attrattivi ed alla valorizzazione dei caliscendi e dei trabocchi presenti sulla costa abruzzese".
Tutto ciò nasce dalla volontà di ottimizzare e valorizzare l'attività di ristorazione svolta dai trabocchi in relazione soprattutto agli auspicati aumenti dei flussi turistici che ne derivano. "La proposta di legge che verrà portata al prossimo Consiglio regionale – ha spiegato Montepara - fissa i parametri tecnici dimensionali dei trabocchi in 160 mq calpestabili e 50 mq per i servizi tecnici, con una presenza massima sulla struttura di 60 persone. Tutto ciò prima di un intervento legislativo che preveda un testo unico necessario a consentire l'utilizzo dei trabocchi anche per la pesca con una disciplina legislativa più organica rispetto a quella attuale".
Saranno i Comuni a dover recepire la futura normativa regionale, per rilasciare le relative autorizzazioni amministrative all'esercizio dell'attività sui trabocchi.
"Tutti gli emendamenti del M5S sono stati recepiti dalla maggioranza nel corso della discussione sulla norma dei trabocchi. L'intero corpo della norma ha numerose lacune ma i nostri interventi vanno a migliorare quelle che erano le criticità più palesi: sicurezza dei fruitori, tutela ambientale e patrimonio storico caratterizzante la costa abruzzese", il commento dei consiglieri pentastellati Giorgio Fedele, Barbara Stella, Pietro Smargiassi, Francesco Taglieri e Marco Cipolletti. "Abbiamo anche ottenuto, proprio in funzione del patrimonio storico, che i trabocchi diventino accessibili per attività didattiche e culturali. Ora monitoreremo l'approvazione in sede di Consiglio regionale per garantire che il testo ratificato sia inerente a quello licenziato dalla seconda commissione".
La vera notizia - hanno aggiunto i consiglieri del Pd Silvio Paolucci e Antonio Blasioli - è che la nuova legge sui trabocchi andrà in Aula solo grazie alle opposizioni "che hanno sbloccato i lavori in Commissione che, altrimenti, rischiavano di rimanere ingessati a causa della ripetuta assenza della maggioranza. Questa legge che, a parole, è prioritaria ha in realtà smascherato una coalizione fragile e disinteressata, che troppe volte ha disertato le Commissioni rischiando di rendere vana l'azione legislativa. È grazie ai consiglieri di centrosinistra che il percorso della legge sta andando avanti".
In effetti, l'audizione di associazioni ambientaliste, di rappresentanti del settore turistico-alberghiero, dell'ANCI e di altri portatori d'interesse sono avvenute grazie alla insistenza dei consiglieri dem "e all'azione del presidente della Commissione territorio, Manuele Marcovecchio, che ha accolto con favore le nostre istanze", hanno riconosciuto Paolucci e Blasioli sottolineando, inoltre, il dato positivo legato all'accoglimento dei commissari di alcuni emendamenti che serviranno a valorizzare ulteriormente il 'marchio trabocco'.
"Delle molte proposte fatte – ha spiegato Paolucci – segnalo la modifica accolta che impone ai gestori dei trabocchi di aprire le strutture alla fruizione turistico-didattica nei 12 mesi dell'anno e la tutela delle caratteristiche storiche dei trabocchi. La maggioranza ha invece negato il confronto sul parametro del dimensionamento delle strutture: questa presa di posizione rappresenta un segnale grave soprattutto per quei comuni che indicavano percorsi differenti e che sono rimasti totalmente inascoltati".
"Questa legge non risolverà il problema perché non supera importanti problemi normativi che si è deciso colpevolmente di non affrontare", hanno concluso i democratici. "La maggioranza aveva tutto il tempo di pensare meglio il testo e approdare in Aula con una legge organica sui trabocchi, invece si è solo messa una pezza in vista dell'imminente inizio della stagione estiva, con alcune parti della norma che rischiano di rendere più complicato il percorso autorizzatorio. Sicuramente l'impegno è quello di tornare a legiferare con una legge organica".