Il suo nome è una pagina autentica di storia romana. Storia di una città fondata su un omicidio, si intende. E da allora sempre bagnata da un Tevere che maschera con il biondo del fango il rosso del sangue.
Il suo nome è il Canaro, tanto basta. Correva l'anno 1988 ma sembra ieri nella memoria dei romani. Eppure... davvero andò tutto come, all'epoca, scrissero i giornali?
Verrà presentato per la prima volta a L'Aquila il 21 giugno il romanzo di Luca Moretti "Il Canaro. Magliana 1988: storia di una vendetta", la storia che ha ispirato il film Dogman, il film di Matteo Garrone osannato da pubblico e critica al Festival di Cannes.
Il 19 febbraio 1988, in una discarica a due passi da via della Magliana, a Roma, viene trovato un corpo carbonizzato e orrendamente mutilato. Appartiene a Giancarlo Ricci, un giovane ex pugile. Per il suo barbaro assassinio verrà condannato Pietro De Negri, un toelettatore di cani, detto "Er canaro", a lungo perseguitato e umiliato dalla vittima. Si compie così la parabola del debole Davide che si rivolta contro Golia il gigante: il più delirante omicidio mai riportato dalle cronache, un delitto senza termini di paragone nella letteratura criminale italiana. Fin dal primo giorno di carcere il Canaro della Magliana inizia a scrivere un memoriale. Vuole comporre il romanzo della sua vita e consegna le prime pagine al magistrato credendo che tutti debbano sapere come ciò che ha fatto non sia altro che la storia di una giusta vendetta.
Luca Moretti completa le pagine del memoriale di Pietro de Negri grazie a una lunga ricerca documentale, all'analisi di tutti gli atti del processo, a interviste fatte nel corso degli anni ai protagonisti e a una rassegna stampa completa e serrata.
L'appuntamento è per venerdì 21 giugno, dalle 18:30 alla libreria Polarvile. Saranno presenti l'autore de "Il canaro. Magliana 1988: storia di una vendetta", accompagnato dalle letture di Catia Castagna.