Al Conservatorio "A. Casella" dell'Aquila torna la Festa della Musica.
Venerdì 21 giugno per tutta la giornata la sede di via Savini si riempirà di note e suoni nello spirito che anima questo avvenimento che si celebra in tutta Europa.
Sarà un incontro di generi musicali che coinvolgerà studenti, insegnanti e personale.
Si comincia con i più giovani che daranno il benvenuto con J-Orchestra.
A seguire, orchestre e solisti delle scuole del territorio, come pure ensemble e solisti delle scuole convenzionate. Il jazz d'autore con la Jazz Band del conservatorio, la Symphonic Band, e ancora i duo, i trii e i vari gruppi fino all'ottetto, i pianisti in erba, fino agli ascolti proposti dagli studenti dal dipartimento di musica elettronica. Per finire la serata, la Fantasia Corale op.80 di Beethoven, quasi un preludio all' "Inno alla Gioia", raramente eseguita anche per il vasto organico che aggiunge all'orchestra sinfonica un coro ed un pianoforte solista.
Previsto anche un concerto monografico degli allievi pianisti con musiche del compositore Sergio Sandrelli, fratello della celebre attrice.
"La Fête de la Musique – spiega il direttore del Conservatorio dell' Aquila Giandomenico Piermarini - vanta ormai una tradizione quasi quarantennale. Nata in Francia all'inizio degli anni Ottanta, non ha mai perso il suo spirito di festa popolare intorno alla Musica, quale i suoi ideatori vollero conferirgli. Sin dal primo anno in cui venni eletto alla Direzione del Conservatorio condividemmo con i miei colleghi la convinzione che questo curioso fenomeno di spontaneismo trasversale, dimostratosi capace di coniugare con incredibile naturalezza i più diversi generi nei quali l'arte dei suoni può essere declinata, potesse essere un'opportunità da cogliere per offrire un nostro modesto contributo al cammino di riappropriazione di quell'identità culturale e di appartenenza così duramente provate dal sisma del 2009 di cui quest'anno ricorre il decennale. Fu così che pensammo - forse un po' immodestamente, lo riconosciamo – che l'invitare nel nostro MUSP i concittadini a condividerela nostra realtà fatta di impegno, di sacrificio, di sogni e di ideali di tanti nostri giovani che sin dai primi anni della loro formazione mettono la musica come punto cardinale dei loro progetti di vitaavrebbe potuto costituireuno stimolo affinché nel segno della Musica e dell'Arte si trovasse ragione di riprendere tutti insieme, Istituti di Alta Formazione, di Ricerca, Scuole e, naturalmente amministratori locali, quel cammino interrotto".