Prosegue la Rassegna di Musica Antica “I Concerti di Euterpe” con un appuntamento davvero prestigioso, sia per il luogo dove si svolge sia per la qualità artistica e musicale. L’appuntamento, promosso dalla Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli”, è per giovedì 18 luglio alle ore 19 presso la monumentale Chiesa di San Silvestro in L’Aquila recentemente tornata a risplendere dopo i lavori di ristrutturazione e restauro.
“Celesti fiori” è il nuovo progetto dell’Accademia d’Arcadia, ensemble vocale e strumentale diretto da Alessandra Rossi Lürig, che prende il nome dal titolo del quinto libro di mottetti di Alessandro Grandi (Venezia 1590 - Bergamo 1630), un compositore innovativo e molto interessante nel panorama seicentesco italiano, tanto che Monteverdi lo riconosce come uno dei migliori compositori della sua epoca.
Celesti Fiori propone dunque una antologia di brani con lo scopo di illustrare i vari aspetti dell'arte compositiva del Grandi, la cui parte più rilevante è costituita dai sei libri di Motetti a più voci e dai libri di Motetti a una e due voci con strumenti. Il relativo CD è stato registrato nella Basilica Palatina di Santa Barbara a Mantova per l’etichetta francese Arcana|Outhere.
I due ensemble, strumentale e vocale, Accademia d’Arcadia nascono in seno alla Fondazione Arcadia di Milano, completandone e coronandone il lavoro di studio e ricerca e si caratterizzano per una particolare cura nella scelta dei programmi, con particolare riferimento al Seicento italiano, per l’attenzione alla riscoperta di inediti e un’interpretazione del repertorio antico che unisce prassi esecutiva storica e sensibilità moderna.
L’ensemble vocale è stato creato nel 2018 e i suoi membri sono stati selezionati tramite audizioni internazionali fra trecento candidati, tutti sotto i 35 anni di età. La formazione per il concerto aquilano è la seguente: Laura Martinez Boj (cantus), Maximiliano Baños (altus), Roberto Rilievi, Riccardo Pisani, Leo Moreno (tenori), Renato Cadel e Alessandro Ravasio (bassi) con Luigi Accardo all’organo e la tiorba di Giovanni Bellini.
L’ingresso è libero.