Domenica 1 settembre alle ore 12, come ogni anno, si commemora il compleanno di Karl Heinrich Ulrichs: giurista, poeta e scrittore prussiano caro alla comunità di gay e lesbiche di tutto il mondo e riconosciuto internazionalmente come il primo attivista della storia.
Ulrichs nacque il 28 agosto 1825 ad Aurich, in Prussia e viene ricordato per essersi opposto a gran voce durante il congresso dei giuristi tedeschi all'emanazione delle leggi anti-sodomia ivi introdotte nel 1867; fu allora che fece quello che viene ricordato come il primo coming out della storia e da cui trae le mosse l'attivismo politico per i diritti dei gay e delle lesbiche.
Ulrichs è anche l'autore di saggi in cui affrontò tra i primi nell'Europa moderna il tema dell'omosessualità.
Dopo essersi autoesiliato dalla Prussia, si trasferì in Italia "esule e povero" e trascorse l'ultimo periodo della sua vita a L'Aquila, sotto la protezione del Marchese Persichetti, con cui condivideva la passione per il latino. La sua tomba fu scoperta sul finire degli anni '80 dall'intellettuale romano Massimo Consoli nel cimitero dell'Aquila ed è stata restaurata pochi anni fa dall'Arcigay cittadino grazie all'aiuto di due benefattori e dell'Istituto Salesiano San Zeno di Verona.
Tutt'oggi, a distanza di quasi un secolo e mezzo, esiste un fenomeno consolidato ma poco percepito di ragazzi omosessuali richiedenti asilo che fuggono dal loro Paese a causa delle legislazioni che puniscono l'omosessualità con il carcere o con la morte; ce ne sono anche all'Aquila e sarebbe auspicabile che, come Ulrichs, trovino al loro arrivo una cittadinanza accogliente e gentile che li aiuti letteralmente a sentirsi al sicuro.
A partire anche da questa tematica, diversi soggetti aquilani, e non, hanno avviato un percorso per realizzare il primo Pride d'Abruzzo, che dovrebbe tenersi nell'estate 2020 a Pescara.