Mercoledì, 04 Settembre 2019 13:15

D'Angelo: "procede l'organizzazione della Festa della Montagna". Gran Sasso Anno Zero: "Non c'è limite all'ipocrisia"

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"Procede speditamente l'organizzazione della 'Festa della Montagna'. Sarà un bellissimo evento, che contribuirà alla rinascita e soprattutto alla valorizzazione delle tante risorse di cui i nostri monti dispongono, soprattutto nell'ottica dello sviluppo economico montano e agricolo del territorio".

Così il consigliere comunale delegato alla montagna Daniele D'Angelo che, ai microfoni di newstown, un paio di settimane fa aveva confermato la volontà dell'amministrazione di cancellare l'esperienza del Festival della Montagna per dare vita, invece, alla 'Festa della Montagna' [qui, l'approfondimento]. 

"Sono particolarmente lieto della bontà del lavoro finora svolto, soprattutto perché il Comune dell'Aquila ha assunto in proprio il compito di allestire la Festa", ha ribadito D'Angelo; "l'associazione Gran Sasso Anno Zero va ringraziata per aver avuto l'idea del Festival in questi anni fa e per averla portata avanti con buoni risultati. Ma quest'anno si è voluta fare una scelta diversa, in modo tale che non ci fossero equivoci e che l'operato fosse chiaro e trasparente. E' per questa ragione che il sindaco Pierluigi Biondi ha deciso di formare un comitato, mantenendo la carica di presidente e affidando a me il ruolo di vice presidente con funzioni operative. Per me è motivo di grande orgoglio e intendo ringraziare tutto il comitato organizzatore per il lavoro che sta intraprendendo, tra cui l'architetto Simone Zigrossi, l'avvocato Amedeo Ciuffetelli, l'amministratore del Centro Turistico del Gran Sasso Dino Pignatelli, e tutti i collaboratori tecnici del Comune ed esterni. Un ringraziamento particolare va al senatore Gaetano Quagliariello, che sta fornendo un grande aiuto per la riuscita della manifestazione. Per la Festa stiamo lavorando in modo gratuito". 

Durissima la replica di Gran Sasso Anno Zero. "Non c'è limite all'ipocrisia", l'affondo; "verrebbe quasi da ridere, se la vicenda non fosse così grave, a leggere le parole del consigliere comunale D'Angelo sulla scelta dell'amministrazione comunale di porre fine all'esperienza del Festival della Montagna, tagliando fuori l'associazione Gran Sasso Anno Zero ideatrice e organizzatrice dell'evento, e trasformando l'evento in una fantomatica 'Festa della Montagna' di cui non si sa ancora nulla, se non che sarà coordinato dallo stesso D'Angelo con l'ausilio del parlamentare Gaetano Quagliarello (di cui forse per nostra mancanza ignoriamo le competenze legate alla cultura della montagna e all'alpinismo)".

D'Angelo sostiene che "quest'anno si è voluta fare una scelta diversa, in modo tale che non ci fossero equivoci e che l'operato fosse chiaro e trasparente". Talmente trasparente - la replica di GSA0 - che "il sindaco Biondi e D'Angelo non hanno neanche avuto la correttezza di comunicare direttamente a Gran Sasso Anno Zero questa scelta, decidendo di distruggere il progetto del Festival della Montagna senza fornire alcuna spiegazione, nonostante il successo incredibile delle passate edizioni, la professionalità del lavoro svolto e la totale sostenibilità e trasparenza (questa volta sì!) della rendicontazione e gestione dei fondi".

La cosa più grave è che con questa decisione si pone fine ad un percorso che aveva coinvolto tantissimi giovani professionisti della montagna, realtà attive sul territorio, operatori ed appassionati, "decidendo invece di mettere il progetto nelle mani della politica e di personaggi che con la montagna non hanno nulla a che fare. Viene in tal modo vanificato tutto il lavoro fatto in termini di visibilità e promozione legati al marchio Festival della Montagna (compresi il sito e i canali social con migliaia di contatti), spazzando via anche opportunità di lavoro (ora disattese) per tanti giovani del settore coinvolti coralmente dal comitato precedente e azzerando possibilità di ricadute economiche sul territorio. Questa operazione di trasparente non ha proprio nulla, neanche sotto il profilo amministrativo, considerando che i fondi Restart erano stati già stanziati per il Festival della Montagna 2019, sulla base proprio di un progetto consolidato ed in continuità con il successo degli eventi degli scorsi anni, il cui comitato organizzatore (di cui Gran Sasso Anno Zero fa parte) è ancora in carica fino al dicembre 2019".

In base a quali valutazioni il sindaco Biondi e D'Angelo hanno scelto di cancellare tutto ciò e creare la nuova cosiddetta 'Festa della Montagna'? In base a quali criteri sono stati nominati i membri di questo nuovo comitato, che ad un mese dall'evento non ha ancora comunicato una bozza di programma? "Ricordiamo che nel frattempo molti operatori - tra cui la stessa Gran Sasso Anno Zero - che hanno lavorato per la passata edizione, a quasi un anno di distanza, devono ancora essere retribuiti per il lavoro svolto, tra l'altro proprio per il mancato flusso di cassa legato ai fondi Restart. Le dichiarazioni rilasciate da D'Angelo che suggeriscono un'equivalenza tra lavoro giusto=lavoro gratuito e lavoro sbagliato=lavoro retribuito, sono il segnale di un'amministrazione miope, incapace di cogliere l'importanza di progetti strategici per il futuro di una città che ha bisogno di competenze eccellenti e non di logiche clientelari. Si vuole mettere fine ad un progetto non solo altamente qualitativo ma fondamentale per la nostra città che tutti vogliono - a parole - rendere riferimento assoluto della montagna appenninica ma dove nei fatti la politica lascia da soli i 'veri' operatori del settore".

Come Gran Sasso Anno Zero "continueremo a lavorare su tanti e altri progetti validi e ci batteremo per far riportare in città il format originale del Festival, ormai divenuto un appuntamento conosciuto (nel nome e nella forma originale) a livello nazionale e atteso da tutti i cittadini che ad oggi aspettano un vero e proprio Festival, e non una festa, della montagna".

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