Lunedì, 23 Settembre 2019 15:24

Bonifica della pineta di San Giuliano, 3 mln chiusi nel cassetto da 5 anni

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"Il tema della manutenzione e della gestione dei parchi e delle aree verdi è centrale in questa città, ma è affrontato con scarsa incisività ed efficienza, non da oggi, e con scarse risorse umane applicate al settore ambiente del Comune".

A dirlo è il capogruppo di Cambiare Insieme/Idv in Consiglio comunale, Lelio De Santis, che ricorda uno dei progetti dimenticati dall'amministrazione, ed in particolare la bonifica e rinaturalizzazione della pineta di San Giuliano, che dispone di 3 milioni di finanziamento, di cui 2 affidati al Comune ed 1 all’Amministrazione degli usi civici di Collebrincioni. "Il finanziamento - sottolinea De Santis - deriva dall’indennizzo dell’Assicurazione a seguito dell’incendio doloso che nel 2017 devastò il polmone verde dell’Aquila, comprendente tutta la pineta di San Giuliano, e fu iscritto in Bilancio nel 2014. Sono passati ben 5 anni ed il progetto di bonifica, dopo l’acquisizione del parere del Comando della Forestale e le integrazioni tecniche dell’Università dell’Aquila, giace nei cassetti del Settore ambiente in attesa che l’Assessore ed il Dirigente trovino il tempo per avviare la procedura di affidamento dei lavori".

E’ vero che ci sono molte incombenze amministrative da assolvere e che il personale è scarso, con un solo funzionario qualificato, ma "è intollerabile che un progetto così importante per la città non abbia la giusta attenzione da parte dell’Amministrazione comunale e da parte della forza politica, la Lega, che di recente ha giustamente criticato il Sindaco per i ritardi in diversi comparti dell’azione amministrativa. Per di più, una recente decisione dell’Esecutivo conferisce all’unica figura professionale qualificata del Settore ambiente l’incarico di seguire un progetto di valorizzazione del Gran Sasso, distraendola, di conseguenza, dagli impegni ordinari e dalle priorità dell’ufficio, come il progetto di san Giuliano".

La verità è che una cosa è parlare e fare propaganda, altra cosa è amministrare, fare e realizzare avendo a mente le priorità di una corretta ed incisiva attività amministrativa. "Il mio sollecito è motivato e non strumentale, è accorato perché non è giustificabile, per questo caso e per altri, che ci siano ingenti risorse finanziarie in Bilancio e l’Ente non sia in grado di spendere e di creare servizi e lavoro. Proprio per questo, già nel mese di giugno 2018 ho presentato una specifica interrogazione all’Assessore all’Ambiente dell’epoca, Emanuele Imprudente, ma alle parole non sono seguiti i fatti e tutto è rimasto come allora, così come la delega è rimasta allo stesso partito", con l'indicazione di Fabrizio Taranta.

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