Mercoledì 25 settembre, alle 18:30, all’Aquila, alla libreria Polarville (via Castello, 49 – 0862.65657) si terrà la presentazione del libro Il tempo interiore. L’arte della visione di Andrej Tarkovskij (Ed. Lindau, 2017) di Filippo Schillaci.
Sarà presente l’autore, che dialogherà con il regista e critico cinematografico Piercesare Stagni.
Il libro
Un bambino stacca un lume dal soffitto, un altro siede su un lenzuolo disteso sul pavimento. Entra in campo la madre che cammina fra le stanze, si volta indietro, dice alcune parole che non udiamo, esce all’esterno. Rivediamo, al di là di una porta, il primo bambino che armeggia col lume. Rientra in campo la madre, passa davanti a noi ed esce nuovamente. La lasciamo per tornare a rivolgerci all’interno, dove il secondo bambino, immerso nel buio, accende un fiammifero... Il piano sequenza è tutto qui, dal punto di vista narrativo è pressoché inesistente: è vita che scorre nel fluire del tempo. Per Andrej Tarkovskij fare cinema non consiste infatti nel raccontare «piccole storie recitate e filmate». I suoi film si distinguono invece per un uso accentuato delle specificità del cinema, concepito come un’arte più vicina alla musica e alla poesia che alla letteratura. Le sue opere ci immergono in un narrare in cui la rappresentazione della cosiddetta azione, ovvero della parte immanente della vita, si è ineffabilmente rarefatta. La diegesi lascia il posto a meditazioni che si fanno pura immagine, immerse nel silenzio e nel tempo. Un altro tempo. E affinché ciò accada tutto deve fermarsi. Si medita stando immobili, si può ancora meditare in pacato cammino; non si medita in corsa.
L’autore
Filippo Schillaci si occupa di fotografia dal 1982 e di linguaggio cinematografico dal 1994. In campo cinematografico si è occupato in particolare dell’opera di Andrej Tarkovskij, Godfrey Reggio e Franco Piavoli. Il suo metodo di analisi si propone di risalire alla poetica dell’autore attraverso la comprensione della forma filmica.
Piercesare Stagni
Vanta una ormai pluridecennale esperienza nel mondo del cinema maturata come docente, storico, ricercatore, critico e in qualità di Responsabile Artistico dell'Istituto Cinematografico dell'Aquila. Ha collaborato a vario titolo con grandi personalità del cinema italiano e internazionale come Francesco Rosi, Manoel De Oliveira, Luciano Tovoli, Ferzan Ozpetek ed è docente di storia e analisi del linguaggio nelle più importanti scuole specializzate italiane. Come regista ha realizzato documentari e reportage per le più importanti emittenti televisive italiane. Ha collaborato alla scrittura di numerosi testi per il cinema, in particolare una Storia in due volumi allegata alla rivista Panorama e la nota e numerosa serie sui generi edita da Mondadori-Electa. È stato inoltre membro di giuria di concorsi Fiaf e di festival, Direttore Artistico di eventi di rilevanza nazionale tra i quali la Perdonanza Celestiniana e il Festival Notte Noir.