Luci di fuoco filtrano tra le colonne dei Portici; scarlatte, come la “zona rossa” del post- terremoto. E luci blu, dinamiche, cromatiche, che accarezzano le facciate dei palazzi del centro storico dell'Aquila, appena tornati all'antico splendore. Ne esaltano i particolari: stemmi, cornicioni, portoni.
In serata, poco dopo le 19, da piazza Duomo è stata accesa l'installazione luminosa “Gli architetti illuminano la città”, visibile fino a domenica 6 ottobre, dalle 19 alle 24.
All'evento hanno preso parte il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, il presidente dell'Ordine degli architetti, Edoardo Compagnone, il coordinatore del progetto, Giuseppe Cimmino e tutto il gruppo di architetti che ha lavorato all'allestimento.
Il progetto, che porta la firma dell'Ordine degli architetti della provincia dell'Aquila, rientra nelle iniziative del decennale del sisma ed è stato finanziato con 22mila euro di fondi Restart.
Per la prima volta, dopo il sisma del 6 aprile 2009, vengono illuminati alcuni degli edifici e degli aggregati rimasti al buio per oltre un decennio, in quanto non ancora ricostruiti. Ma il progetto, “che punta ad esaltare il ritorno alla vita del centro storico e l'importanza dell'illuminazione in architettura”, come ha spiegato nei giorni scorsi il presidente dell'Ordine degli architetti, Edoardo Compagnone, “valorizzerà anche i palazzi appena restaurati, ne accentuerà gli elementi architettonici, esaltandoli in tutta la loro bellezza”.
Un percorso suggestivo, arricchito da oltre 300 fari (luci architetturali), che si snoda tra le vie del centro.
L'anello luminoso, in un'alternanza di luce statica (rossa) e dinamica (dai toni tenuti) parte dalle strutture non ancora ricostruite, l'ex Liceo Classico, il Convitto nazionale e la sede della Camera di commercio dell'Aquila, dove i fari scarlatti sono posizionati all'interno dei Portici, per proseguire fino al palazzo ex Carispaq, con luce dinamica e colorata. Si arriva, quindi, all'ex palazzo Del Vecchio dove quattro fari ridisegnegnano la pianta dell'edificio abbattuto, rischiarando anche le facciate degli edifici prospicenti.
Il percorso luminoso scende, poi, sulla quinta di piazza Duomo, con luce dinamica sulle varie facciate antiche per piegare su via Marrelli, dove la luce dinamica indicha l'edificio che fa angolo con via Tre Marie. L'anello prosegue su via Cavour fino al Teatro San Filippo, illuminato da toni dinamici. Da via Cavour le luci conducono in piazza Palazzo, dove la Torre civica di palazzo Margherita è illuminata da fari rossi. Luce dinamica, infine, per il palazzo “Antica locanda del sole”. Un faro illumina con luce architettonica anche il portale di palazzo Ciolina.
Nei tre giorni dell'installazione, gli architetti hanno invitato i proprietari dei palazzi del centro già ristrutturati a tenere accese le lampade interne e dei cortili, in segno di rinascita.