Prosegue, nel cartellone della Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli”, l’esecuzione integrale dei Quartetti per archi di Beethoven, iniziata nella scorsa stagione.
La serie di concerti dedicata giunge fino al 2020, anno in cui ricorre il 250° anniversario della nascita di Ludwig van Beethoven (1770). Il progetto coinvolge uno dei quartetti italiani più famosi nel mondo, il Quartetto di Cremona formato da straordinari musicisti: i violinisti Cristiano Gualco e Paolo Andreoli, il violista Simone Gramaglia e il violoncellista Giovanni Scaglione.
In questo secondo concerto in programma all’Auditorium del Parco, domenica 17 novembre con inizio alle ore 18, saranno eseguiti il Quartetto in do min. op. 18 n. 4, il Quartetto in mi min. op. 59 n. 2 “Razumovskij” ed il Quartetto in mi bem. magg. op 127.
Il quartetto nasce nel 2000 all’interno dell'Accademia Walter Stauffer di Salvatore Accardo, poi sostenuto dalla Scuola di Musica di Fiesole sotto la guida di Piero Farulli, del quale, sempre nel 2020, ricorrerà il centenario della nascita.
Certamente la musica cameristica per archi di Beethoven è uno dei pilastri del repertorio del Quartetto di Cremona che ne ha già inciso un’integrale in una fortunata edizione discografica.
Fra le curiosità si segnala che il Quartetto di Cremona è stato scelto come testimonial per il progetto “Friends of Stradivari” e suona con strumenti di assoluto pregio: un violino Guadagnini del 1776, un violino Testore del 1758 ca., una viola Torazzi del 1680 ca. ed un violoncello Nicola Amati del 1712, strumenti forniti dalla Fondazione Kulturfonds Peter Eckes e dalla Nippon Foundation. Grazie anche alle loro incisioni, premiate ed apprezzate in tutto il mondo, il Quartetto di Cremona è considerato dalla critica internazionale il vero erede dello storico Quartetto Italiano.