Martedì, 11 Marzo 2014 14:33

Comuni del Cratere, De Rita: "Ripartire dai Patti Territoriali"

di 

"Ricreare identità per i Comuni del Cratere significa anzitutto ricreare coesione e lavoro comune. La coesione è quella sociale, fatta di socializzazione e rapporti interpersonali. Bisogna che questi paesi lavorino insieme per costruire il futuro".

Giuseppe De Rita, presidente e fondatore del Censis, è intervenuto, questa mattina, nell'incontro "Ripartire dal futuro. Progetti e strategia di rilancio del territorio del Cratere aquilano”, tenutosi nel map polifunzionale di Fossa e promosso dal Cordinamento dei sindaci del Cratere (rappresentato da Emilio Nusca) per parlare degli scenari di sviluppo dei borghi colpiti dal terremoto. Un dibattito al quale hanno partecipato anche Aldo Mancurti, direttore del Diset, e Paolo Esposito, capo dell'Usrc.

"Troppo spesso" ha detto De Rita ai giornalisti "di fronte alle emergenze si è delegato a qualcun'altro, ad aziende o istituti provenienti dall'esterno. Qui invece bisogna accompagnare la gente, renderla coesa e farla crescere lentamente non verso un'identità nuova ma verso un vivere- -insieme-per-qualcosa".

De Rita, studioso che da decenni analizza, osserva e anticipa i cambiamenti dell'Italia, si è confrontato con gli amministratori locali sulle scelte e le politiche da attuare per assicurare ai piccoli paesi colpiti dal terremoto un futuro sotto il profilo economico, sociale e culturale.

Secondo De Rita, per ricostruire la socialità e rilanciare l'economia dei piccoli comuni, non esistono ricette o consigli miracolosi ("Per dare consigli a 56 sindaci non basterebbe neppure il Papa o Gesù Cristo in terra"). Occorre, piuttosto, ricostruire un capitale di fiducia e cooperazione e, per farlo, un buon metodo potrebbe essere quello di ripartire dai Patti Territoriali, strumenti di programmazione negoziata tra rappresentanti delle amministrazioni locali, imprenditori e sindacati per la realizzazione di progetti imprenditoriali e interventi pubblici (infrastrutture e incentivi).

"Il vero problema per i sindaci di questi territori è ristabilire con la cittadinanza dei modi di vivere insieme. Non devono guardare a quello che accade nel Governo ma a ciò che accade qui" ha detto De Rita "Io vengo dall'esperienza dei Patti Territoriali nel Mezzogiorno e ho visto che questo strumento funziona. Bisogna ristabilire quello che volgarmente si definisce "la società del quotidiano", in una gravità di situazione che non era prevista. Una volta il quotidiano sembrava tranquillo, la vita quotidiana sembrava tranquilla. Oggi invece pone delle sfide per certi aspetti drammatiche".

Nell'ultimo report annuale riferito al 2013, il Censis ha parlato dell'Italia come di un Paese infelice e bloccato; anche se, ha spiegato De Rita, l'idea che l'Italia sia in crisi esiste da sempre: "Sorrido sempre quanto sento dire che l'italia è in crisi. Tutta la mia vita ho visto questo Paese nell'incertezza, nella paura, vicina al caos e all'abisso. Credo che anche mio padre e mio nonno abbiano avuto la stessa sensazione di insicurezza e di incertezza. L'Italia vive costantemente in questa realtà. Sembra quasi che se non ha paura del domani l'Italia non sappia vivere, che se non ha paura delle bombe che le cadono sopra la testa non sappia reagire. La vita normale non sembra fatta per gli italiani, che devono sempre bofonchiare per quello che avviene per poi rimettersi in cammino".

 

Ultima modifica il Martedì, 11 Marzo 2014 18:44

Articoli correlati (da tag)

Chiudi