Domenica, 22 Dicembre 2019 18:09

A14, traffico paralizzato: situazione da incubo. Danni all'economia abruzzese

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Ancora code sull'autostrada A14, in direzione sud, nell'ultima domenica prima del Natale, a causa dei restringimenti di carreggiata conseguenti al sequestro dei viadotti, sebbene la situazione sia migliorata rispetto a sabato, quando le file hanno superato i 20 chilometri al confine tra Abruzzo e Marche. I tratti maggiormente interessati dai disagi, e cioè quello Civitanova-Fermo e quello Roseto degli Abruzzi-Pescara Nord, hanno fatto registrare circa 5km di coda.

L'autostrada é andata letteralmente in tilt nel pomeriggio di sabato, quando i tempi di percorrenza del tragitto Ancona-Pescara - meno di 150km per cui, in condizioni normali, si impiega circa un'ora e trenta - sono arrivati a 7 ore. Numerose le testimonianze di automobilisti: c'è stato chi, partito alle 15.30 da Ancona, è riuscito ad arrivare a Pescara dopo 8 ore sulla statale 16; chi, partito da Milano alle 10, alle 23 era ancora in Abruzzo; chi partito da Forlì alle 10 è arrivato in Calabria solo a notte fonda.

La situazione sta creando disagi non solo agli automobilisti ma soprattutto all'economia abruzzese. Il sindaco di Atessa, Giulio Borrelli, ha denunciato che per la Val di Sangro, cuore pulsante dell'Abruzzo che produce, "il sequestro dei viadotti dell'A14 tra l'Abruzzo e le Marche è diventato una sorta di martirio. Dalla Val di Sangro partono merci e produzioni che, con tir, camion e mezzi leggeri, rimangono imbottigliate nel traffico che va a rilento; una situazione che sta creando malumori e proteste da parte delle imprese in sofferenza. Percorrere la A14 è diventato, purtroppo, sempre più faticoso e rischioso per tutti".

Il provvedimento del magistrato di Avellino che ha disposto i sequestri sottolinea la gravità della situazione, ma non la risolve. "Occorre che la Regione Abruzzo, d'intesa con le altre Regioni adriatiche e con tutte le forze politiche, si attivi immediatamente per trovare risposte urgenti, pratiche e di buon senso. È utile comprendere meglio come intenda procedere il magistrato e se sia disponibile ad un dialogo positivo con le istituzioni interessate all'agibilità e alla sicurezza della A14. Un provvedimento di natura giudiziale, che merita sicuramente il massimo rispetto, deve calarsi nella realtà ed evitare di complicare ulteriormente le cose".

D'altra parte, il tratto abruzzese-marchigiano dell'autostrada A14 BO-BA, per la città di Atessa e per la zona industriale della Val di Sangro (35% del Pil regionale), è vitale. "È una delle vie di comunicazione principalmente utilizzate dalle aziende di logistica e trasporti. Questo settore è ossigeno per le nostre imprese che, ogni giorno, a centinaia percorrono, spediscono e ricevono prodotti e materiali di commercio e produzione. Non secondario è l'impatto sul trasporto di lavoratori e studenti, che talvolta hanno pochi giorni (ore) di ferie per ritornare in famiglia durante le festività. In un'epoca in cui 'Amazon', in meno di un giorno, ci recapita un acquisto on-line, è una vergogna impiegare 5 ore tra Pedaso e Pineto".

Di "silenzio inconcebile della Regione e del presidente Marco Marsilio" ha parlato il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Silvio Paolucci. "Da mesi i tratti della A14 interessati dai rallentamenti per via dei vari sequestri dei viadotti stanno letteralmente paralizzando il traffico peraltro appesantito dalle festività, portando un disagio oltremodo inaccettabile, e non abbiamo sentito né visto una presa di posizione da parte di Marsilio e della sua maggioranza. Questo silenzio è sconcertante. Ma una parola da parte della massima istituzione regionale va messa, quando ci sono percorrenze che durano tanto, con attese che arrivano anche a cinque ore per un tratto di circa 150 chilometri, trasformando gli automobilisti in prigionieri del braccio autostradale".

Paolucci sottolinea come vada convocato un incontro immediato "in cui debbono essere rappresentate tutte le regioni adriatiche interessate dalla sopravvenuta inutilità autostradale, a causa del provvedimento inibitorio in esecuzione. Un provvedimento, quello dell'autorità giudiziaria di sequestro dei viadotti ammalorati, con le connesse e presumibili relazioni tecniche, che va acquisito, riletto bene, per capire se allo stato la sua applicazione in esercizio sia l'unica possibile. Va subito richiesto l'intervento dell'organo competente del MIT e dell'autorità sulla sicurezza infrastrutturale da poco nominata e insediata; si attivi un'interlocuzione istituzionale con l'autorità giudiziaria adita e competente, per verificare se ci sono forme di graduazione della misura inibitoria. E, infine, si verifichino i tempi di adeguamento programmati dalla concessionaria autostradale per gli adempimenti di sicurezza infrastrutturali, correttivi o sostitutivi, concordati con l'autorità giudiziaria. Insomma si faccia qualcosa che non sia attendere passivi che passino le feste con il disagio e che gli adempimenti richiesti dall'autorità giudiziaria siano fatti senza concordarne tempi e condizioni migliori di quelli attuali e si usi il proprio ruolo istituzionale per dare voce a un disagio nazionale, perché non si parla solo della comunità abruzzese, toccatissima dalla situazione, ma della strozzatura di una delle maggiori arterie di scorrimento della penisola nel periodo di traffico peggiore dell'anno".

Sulla vicenda è intervenuta anche la deputata abruzzese del Pd, Stefania Pezzopane. "Sono al fianco dei sindaci della costa adriatica che hanno dovuto affrontare una vera e propria emergenza e chiedo al governo di intervenire prontamente per evitare che quanto accaduto in queste ore possa ripetersi. Si metta fine ad una situazione di gran confusione dovuta a provvedimenti contraddittori sul traffico pesante. Il Gip di Avellino ha dissequestrato alcuni viadotti marchigiani, per cui si tratta di capire se non sia da dissequestrare anche il viadotto attiguo al casello di Roseto. Già venerdì era stato un incubo con le centinaia di Tir in fila sulla Statale 16 a causa della chiusura del traffico pesante del tratto Pescara Nord /Atri. E cosa accadrà domani lunedì quando torneranno i Tir sulla statale?".

"I sindaci di Pineto, Roseto, Silvi - ha aggiunto la deputata Pd - vanno sostenuti. Questa vicenda diventa ogni giorno più assurda, una situazione kafkiana, con la magistratura che sequestra i viadotti, Autostrade per l'Italia che rivendica di aver fatto ogni cosa per evitare il sequestro, i provvedimenti di inibizione ai mezzi pesanti che scaricano il traffico pesante sulla statale, i sindaci che si trovano nel cuore dei loro territori una situazione da incubo, gli utenti dell'autostrada che percorrono l'autostrada continuando a pagare come se nulla fosse, nonostante il percorso sempre più da incubo. Al governo chiedo di intervenire per trovare una soluzione. Non se ne può più".

Testa (Fratelli d'Italia) replica al Pd: "Becera critica politica"

"Ancora una volta il Pd non perde occasione per fare becera critica politica, approfittando questa volta dei disagi determinatisi sull’autostrada A14. Il presidente Marsilio aveva già messo in allerta i Ministri e la Società per le autostrade per scongiurare quanto, inevitabilmente, è poi accaduto. L’argomento è stato trattato anche in sede di Consiglio regionale, in occasione dell’altra annosa questione del caro pedaggi, altro che 'gravissimo silenzio di Marsilio' denunciato dal consigliere Silvio Paolucci".

Così il capogruppo in Consiglio regionale di Fratelli d’Italia, Guerino Testa, che replica all’attacco degli esponenti dem. 

"Hanno sferrato al governo regionale come se le origini del caos autostradale derivassero da una nostra mal gestione. Tengo invece a ricordare – sottolinea Testa – come il presidente Marsilio sia stato il primo a parlare della necessità di dotare della terza corsia il tratto abruzzese dell’A14. Invece di rivolgersi al loro ministro di riferimento, il Pd attacca; d'altra parte, è il loro unico modus operandi, ormai consolidato: strumentalizzare anche le situazioni più critiche ed emergenziali. Sappiano, i rappresentanti del partito democratico – conclude Testa – che Marsilio è costantemente a lavoro sui tavoli romani sulla problematica che sta mettendo in ginocchio milioni di automobilisti. Secondo le buone prassi istituzionali, il Presidente è in queste ore in continuo contatto con il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli”.

Ultima modifica il Lunedì, 23 Dicembre 2019 13:55

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