"Nonostante la conferenza stampa che facemmo ad agosto come Consiglio d'Istituto per richiedere il musp delle Filippini per il Liceo Cotugno che da anni vive la condizione 'spezzatino' in una continua precarietà, nonostante le continue rassicurazioni, nonostante le affermazioni rilasciate alla stampa il musp ad oggi non c'è".
Di promesse non mantenute parlano i rappresentanti d'istituto del Cotugno Tommaso Cotellessa, Alessandro Calzolaio, Antonia Melaragni, Luigi Colagrande e il rappresentante di consulta provinciale Paolo Antonelli.
Il musp che fino a giugno scorso ha ospitato l'istituto delle maestre Pie Filippini, in via Madonna di Pettino, dotato di 11 aule e di palestra, è stato chiesto in agosto dai licei annessi al Convitto nazionale, attualmente spezzettati su cinque sedi, per potersi almeno ‘riavvicinare’; stante la collocazione del Liceo Classico nell’adiacente modulo occupato per anni dalla Dottrina cristiana e del Linguistico poco più in là, in via Ficara, vicino al convitto nazionale, laddove insistevano le Micarelli, al musp lasciato dalle suore Pie Filippini dovrebbe insediarsi il Liceo delle Scienze umane. Certo, resterebbero fuori il Liceo Musicale e il Les, l’indirizzo economico sociale afferente alle Scienze Umane, collocati a Colle Sapone; si tratterebbe, però, di una utile razionalizzazione che permetterebbe ai licei, tra l’altro, di non vivere più da ‘ospiti’ di altri istituti oltre che di poter fruire di una palestra.
Ebbene, spiegano i rappresentanti d'istituto, il modulo ad uso scolastico provvisorio "doveva essere consegnato ad ottobre, poi a novembre; dunque, è arrivata la notizia che il musp, di proprietà del Comune, sarebbe stato affittato alla Provincia per il modico prezzo di 69.000€. Era stato assicurato che il trasloco sarebbe avvenuto durante le vacanze di Natale e gli studenti il 7 gennaio avrebbero fatto scuola lì. E' andata diversamente".
Ci sarebbero stati degli imprevisti: entro la fine di gennaio, però, il musp dovrebbe essere a disposizione degli studenti. Ci auguriamo andrà così: "il problema degli spazi riguarda la maggior parte delle scuole aquilane, non solo il Cotugno", sottolineano i rappresentanti. "Questo Musp non può considerarsi una piena vittoria, data la situazione di precarietà che in ogni caso continueremo a vivere, ma ad oggi i ritardi della politica permettono a stento il miglioramento anche minimo della situazione".