In occasione della ventiduesima edizione delle Giornate di Primavera del FAI (Fondo Ambiente Italiano), la delegazione dell'Aquila ha deciso di riaprire le porte del convento di S. Giuliano, complesso monastico fondato nel 1415 ad opera dell’Osservanza francescana, movimento di riforma all’interno dell’ordine minoritico che in quegli anni si andava diffondendo in Abruzzo dalla vicina Umbria ad opera dei Beati Giovanni e Girolamo da Stroncone e di altri loro confratelli.
La struttura era rimasta gravemente danneggiata dal terremoto dell'aprile 2009, con crolli e lesioni sia all'interno della chiesa che nel chiostro e nelle altre sezioni.
Proprio il terremoto, tuttavia, ha riportato fortunosamente alla luce un affresco che per secoli era rimasto coperto da una parete eretta in seguito al sisma del 1703. Il dipinto, di pregevole fattura, raffigurante la crocifissione di Gesù, è ora visibile in tutta la sua grandezza all'interno della sacrestia della chiesa, restaurata grazie a una donazione della Reale Mutua Assicurazioni.
Altro gioiello è il cosiddetto "Lochetto" o "Conventino", l'edificio che costituisce il nucelo originario, primitivo, del complesso. Il Conventino è tornato agli antichi splendori grazie a un'altra donazione privata, quella del Soroptimist International Italia.
Nel video l'intervista al capo delegazione del FAI L'Aquila, Andrea Tatafiore, e le immagini della chiesa, dell'affresco ritrovato, del chiostro e del Lochetto.