Domenica, 20 Dicembre 2020 12:21

La memoria si deve ai giusti, non ai complici del nazismo. In ricordo di Nedo Fiano, uno degli ultimi sopravvissuti ad Auschwitz

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Quando un gruppo di persone – ingenue o esaltate o semplicemente ignoranti – crede di incuriosire l’opinione pubblica con un comunicato e manifesti in ricordo di un reduce della Repubblica Sociale di Mussolini, si è tentati di reagire in due modi: ignorare il triste e penoso episodio, non dargli la minima attenzione e lasciarlo nella trascuratezza e nella noncuranza della totalità dei cittadini, oppure trovare il modo giusto per denunciare che il ricordo del fascismo è sempre sbagliato, offensivo e crudele.

E mostrare a tutti qual è invece la storia bella, drammatica e nobile che merita di essere ricordata.

Per questo oggi l’ANPI ricorda la scomparsa di un grande uomo: a 95 anni ieri ci ha lasciato Nedo Fiano, uno degli ultimi sopravvissuti ad Auschwitz, una persona giusta e buona che ha avuto la forza di raccontare l’orrore dell’olocausto di cui era stato vittima.

Costretto a lasciare la scuola a 12 anni come tutti i giovani ebrei a causa della vergogna delle leggi razziali, Fiano fu deportato ad Auschwitz con la famiglia: la madre fu immediatamente mandata nelle camere a gas. E lui fu tatuato con la sigla A-5405. Liberato l’11 aprile del ’45 a Buchenwald, dedicò tutta la vita a far rivivere la sua tragedia nelle scuole, tra gli studenti, affinché i giovani sapessero e non si perdesse la memoria di quella infame tragedia.

Lui, Nedo Fiano, è stato davvero un uomo coraggioso, generoso, amante della libertà e della pace. Lui sì che è stato un patriota, una persona che non si è mai arresa all’oppressione nazista, che come i partigiani – uomini e donne di ogni fede, età, professione e pensiero politico – ha difeso il paese dai nazisti oppressori e dai loco complici fascisti.

Fiano col suo esempio ha difeso l’Italia da quei fascisti vigliacchi che dietro la svastica aderirono alla Repubblica Sociale per consegnare l’Italia a Hitler e che la Resistenza partigiana e l’esercito alleato sconfissero per restituire all’Italia la pace, la dignità, la libertà e la democrazia.

Nedo Fiano: lui sì che è un esempio da conoscere ed onorare.

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