Un appello al comune dell'Aquila perchè faccia chiarezza sull’assegnazione dei contributi e dei finanziamenti agli enti culturali che operano sul territorio.
A chiederlo è il direttore artistico del TeatroZeta Manuele Morgese che oggi, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta al parco delle arti, ha annunciato l’intenzione di uscire dalla convenzione con cui il Comune assegna i contributi annuali ordinari agli enti del Fondo Unico per lo Spettacolo, rinunciando così a un finanziamento “del tutto inadeguato a fronte della qualità delle produzioni artistiche di TeatroZeta che, in tredici anni di attività, hanno coinvolto tutta la comunità aquilana”.
La decisione assunta dall’assemblea dei soci arriva dopo diversi tentativi di confronto e dopo tre lettere rimaste senza risposta in cui si chiedeva all’amministrazione comunale, e in particolare al primo cittadino Pierluigi Biondi, chiarezza e maggiore trasparenza sulle valutazioni alla base dell’assegnazione del contributo ordinario annuale FUS, che per l’ente diretto da Morgese ammonta a tremila euro.
Risorse insufficienti che mettono a dura prova la sopravvivenza della compagnia teatrale TeatroZeta, dal 2018 anche cinema riconosciuto lo scorso dicembre dal Mibact, “sala a programmazione d’essai” per l’alto valore artistico delle proiezioni.
“Eppure” ha commentato il direttore artistico di TeatroZeta che conta tre dipendenti, in cassa integrazione dallo scorso marzo ”parliamo di fondi che alla luce della pandemia che ha colpito così duramente il settore culturale andrebbero utilizzati in maniera coerente ed in ottica di investimento e promozione delle attività degli enti che operano sul territorio. Soggetti come il Cinema ed il TeatroZeta che offrono soprattutto alle nuove generazioni un esempio di vita all'altezza delle sfide della globalizzazione, degno di un capoluogo illustre come L'Aquila, non possono essere sviliti e relegati come centri privati secondari di divertimento e passatempo da sala da biliardino”.
A penalizzare TeatroZeta, ha inteso sottolineare Morgese, non è soltanto la ripartizione delle risorse ministeriali da parte del Comune (che assegna contributi ordinari annuali molto più consistenti al TSA -133mila- alla Società Aquilana dei Concerti Barattelli -27mila euro- all’Istituzione Sinfonica Abruzzese -53mila euro-), ma anche l’esclusione, nel 2017, dal cartellone dei Cantieri dell’Immaginario, la cancellazione, nel 2019, del contributo Restart e, in ultimo, il taglio delle risorse assegnate dalla Regione, 20mila euro nel 2020 a fronte di 36mila dell’anno precedente.
“Nemmeno in questi casi - ha affermato Morgese - ho avuto spiegazioni dall’amministrazione che ci ha anche escluso dai bandi cultura a valere sul 4% dei fondi per la ricostruzione destinati allo sviluppo economico. Come noto, con il programma Restart si è inteso finanziare anche le attività capaci di valorizzare il patrimonio artistico e culturale del territorio con lo stanziamento di un finanziamento spalmato su diversi filoni e TeatroZeta, svolgendo attività sia come cinema che come teatro, avrebbe diritto a un doppio contributo per lo spettacolo e le arti visive". Finanziamento, ha proseguito, "che ci è stato riconosciuto nel 2018, ma non nel 2019, quando il sindaco ci ha impedito di partecipare senza fornire ulteriori chiarimenti a riguardo”.
“C’è da chiedersi se l'amministrazione comunale, dunque, si sia accorta che la città ha avuto in dotazione un nuovo teatro dal 2012 ed un nuovo cinema dal 2018. Per fortuna i cittadini, soprattutto i più giovani, con la loro presenza sono ben consapevoli dell'esistenza dell'importante struttura ricettiva del TeatroZeta e giustificano e condividono la necessaria richiesta di trasparenza da me avanzata al sindaco”, ha concluso Morgese.