Al via le iscrizioni per il corso “Progettare l’Effimero” uno degli appuntamenti di MAXXI Know-How, il programma di corsi di alta formazione organizzato dal MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, che si svolgerà online dal 18 al 21 maggio 2021 dalle 16.00 alle 19.00 e che rivolge un’attenzione particolare alle trasformazioni urbane del centro storico dell’Aquila.
Per iscriversi bisogna compilare entro il 5 maggio 2021 il form all’indirizzo: https://www.maxxi.art/events/progettare-leffimero/ e seguire le indicazioni contenute nella pagina del corso.
Rivolto a tutti coloro che – tra studenti e professionisti - sono interessati alla rigenerazione delle aree urbane e delle comunità attraverso la creatività (progettisti, curatori, ricercatori, operatori di associazioni no-profit attive sui territori, sociologi, antropologi e artisti) il corso è articolato in quattro sessioni online di tre ore ciascuna, e intende fornire visioni, strumenti analitici, metodi e spunti pratici per poter riflettere su progetti e strategie da attivare nella trasformazione delle città.
Tra i temi affrontati: come l’architettura sappia adattarsi alle diverse situazioni – in questo caso il post pandemia - sviluppando strumenti dinamici, flessibili ed efficaci d’intervento per lo sviluppo costante dello spazio pubblico contemporaneo; il rapporto tra i luoghi e le persone che li vivono; i processi partecipativi di trasformazione dell’uso dello spazio pubblico, e quindi della vita dei cittadini.
Tra gli interventi si darà particolare spazio a esperienze e progetti realizzati nel territorio aquilano. Il centro storico del capoluogo abruzzese è infatti, per le sue caratteristiche uniche, il luogo ideale per una riflessione sui processi di uso partecipativo, dinamico e temporaneo dello spazio urbano, sia nella forma della ricerca teorica sia nella pratica professionale inserendosi nel dibattito contemporaneo sullo spazio pubblico attraverso interventi architettonici e sociali temporanei.
Ai partecipanti di “Progettare l’Effimero” verrà inoltre offerta la possibilità di proseguire questo percorso con un laboratorio pratico di autocostruzione che si terrà nella piazza Santa Maria in Paganica all’Aquila a giugno, promosso dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi dell’Aquila.
Tra i docenti del corso: Pippo Ciorra, architetto, critico, docente e senior curator per il MAXXI Architettura; Ezio Manzini, fra i maggiori esperti di design per la sostenibilità; Stefano Cerio, fotografo di ricerca. Terranno lezioni anche gli architetti: Daniel Caramanico, Giovanni Ginocchini, Isabella Inti, Margherita Manfra e Giuseppe Grant; l’artista Claudia Losi, gli esperti Federico Sorgi del LAP- Laboratorio di Architettura Partecipata e Sara Vegni di SisMiCo (Sistema di Monitoraggio, Informazione e Collaborazione), e ancora la rete Lo Stato dei Luoghi e il Collectif Etc.
Con loro i partecipanti affronteranno questioni legate alla analisi dei luoghi e delle comunità, al design sostenibile, alla progettazione incrementale, alla partecipazione attiva della comunità al progetto, e ancora alle pratiche di interazione con lo spazio e le persone in chiave solidale, trasformativa e rigenerativa.
Pietro Barrera, Segretario generale del MAXXI: “Mai come in questo momento, nel pieno della crisi pandemica, è importante la funzione formativa di un grande museo. Nonostante le difficoltà del 2020, non abbiamo mai interrotto l’offerta formativa, anzi l’abbiamo implementata cogliendo l’opportunità delle piattaforme online. Formare significa investire sul futuro, dei giovani e della cultura, creando competenze non solo umanistiche ma anche tecnologiche e manageriali, sviluppando nuovi saperi e valorizzando nuovi mestieri. Insomma, scommettere sulla cultura per ricostruire l'Italia, la sua economia e il suo tessuto sociale”.
Sottolinea Elena Pelosi, responsabile Formazione del MAXXI: “La formazione è uno strumento fondamentale nei processi di sviluppo e trasformazione del territorio, che devono avvenire con il coinvolgimento dei cittadini. Questo è il tema centrale del corso, alla sua prima edizione, come indica il sottotitolo Pratiche di architettura temporanea e partecipazione urbana. Verranno infatti messe a confronto esperienze diverse di trasformazione e sviluppo di aree urbane partendo proprio dalla partecipazione delle comunità”.