Martedì, 30 Novembre 2021 14:54

L'Albero Falcone germoglierà nel Palazzo di Giustizia dell'Aquila

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Il ficus davanti alla casa di Giovanni Falcone a Palermo, dove dopo la sua morte la gente attacca biglietti contro la mafia, si moltiplicherà in tutte le regioni d'Italia, grazie ai Carabinieri forestali.

Il Centro dell'Arma per la biodiversità forestale di Pieve Santo Stefano (Arezzo) ha prelevato alcune talee dall'albero e le ha fatte riprodurre in 200 piantine che sono state consegnate a 108 scuole siciliane e alle 20 regioni italiane.

Stamane, "L'Albero Falcone" è stato consegnato al Procuratore Generale presso la Corte d’Appello dell’Aquila Alessandro Mancini; alla cerimonia, oltre al presidente del Tribunale Ciro Riviezzo ed i magistrati del distretto, hanno partecipato la Prefetto dell’Aquila Cinzia Torraco, il Questore della città Enrico De Simone, il comandante della Regione Carabinieri Abruzzo e Molise Gen. B. Paolo Aceto, il comandante del CME Abruzzo Col. Marco Iovinelli, il Col. Nicola Mirante, comandante provinciale dei Carabinieri dell’Aquila, che ha fortemente sostenuto l’iniziativa, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, Col. Gabriele Nastasi, il comandante della scuola ispettori e sovrintendenti della G. di F. di L’Aquila Gen. D. Cristiano Zaccagnini, il comandante del 9° RGT Alpini Col. Gianmarco Laurencig e i delegati dell’associazione ANFOR.

L'"Albero Falcone" è un sempreverde, diventato un monumento vivente simbolo di una società libera dalle mafie e non solo a Palermo, ma in tutta Italia. 

Il suo inserimento all’interno del Palazzo di Giustizia, nell'ala che, d'altra parte, si presenta come una grande serra sormontata da vetrate trasparenti che filtrano i raggi solari, vuole significare l’inarrestabile processo educativo di legalità in genere, e ambientale in particolare, perseguito dalle istituzioni con la complicità delle generazioni future cui è affidata la salvaguardia del pianeta e il mantenimento di una società civile.

Anche per questo, alla cerimonia hanno presenziato due delegazioni di giovani studenti appartenenti agli istituti superiori tecnici Amedeo D’Aosta e Da Vinci–Colecchi.

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