Domenica, 06 Marzo 2022 18:09

Lotto marzo, Anpi: "Parità di genere necessaria per la pace"

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Il 16 dicembre 1977, con la risoluzione 32/142, l’ONU propose ad ogni paese di dichiarare un giorno all’anno “Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne e la pace internazionale”.

Il concetto di pace nel mondo si univa alla giornata internazionale delle Donne come se la pace passasse attraverso le donne.

"La parità di genere non è solo un diritto umano fondamentale - sottolinea l'Anpi - ma è la condizione necessaria per un mondo prospero, sostenibile e in pace: parità di accesso all’istruzione, alle cure mediche, a un lavoro dignitoso, alla rappresentanza nei processi decisionali, politici ed economici, vuol dire promuovere società più giuste, economie sostenibili, di cui può beneficiare l’umanità intera".

Questo 8 marzo sarà particolarmente difficile: "dopo due anni di pandemia ora la guerra! Sappiamo che la guerra è violenza del patriarcato e per questo non dimentichiamo le nostre sorelle che lottano per la pace in Ucraina, nel Donbass, in Russia, in Europa, negli Stati Uniti e in ogni parte del mondo. Con loro vogliamo costruire un nuovo mondo che abbia a fondamento la neutralità attiva e l’accoglienza, la pace e la giustizia, i diritti e le libertà delle donne".

Oggi più che mai rifiutiamo la guerra, tutte le guerre - ribadisce l'Anpi - "che arricchiscono l'industria delle armi e i poteri militari, dove i più deboli pagano prezzi enormi. Non esistono guerre umanitarie, non ci sono guerre giuste o guerre che portano la pace. Respingiamo la logica degli schieramenti, scegliamo politicamente la pace sempre e comunque. Chiediamo un nuovo passo all’Europa che abbiamo contribuito a costruire: perché la Nato non è l’Europa e l’Europa non è la Nato. Chiediamo di fermare la guerra, subito".

Il Governo italiano deve, secondo la Costituzione, ripudiare la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie. 

Ultima modifica il Lunedì, 07 Marzo 2022 15:02

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